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Il "giro letti" dell'Infermiere e i 7 falsi miti sul corpo umano

di Elvira La Montagna

Di cosa si parla al mattino durante l'igiene dell'assistito tra Infermieri ed Operatori Socio Sanitari?

Il "giro letti" - come veniva descritto fino a qualche tempo fa la fase di igiene, controllo tessutale e sistemazione del paziente - soprattutto quello del mattino, è uno dei momenti fondamentali per valutare le condizioni generali dell'assistito. In che condizioni sono le ferite cutanee? Il paziente è cresciuto di peso? Oggi il nostro utente è più vigile rispetto ai giorni scorsi? Quali sono le sue condizioni igieniche? Come sono i suoi parametri vitali? Ha dolore? E' collaborante?

Sono tutte domande a cui l'Infermiere, con il supporto dell'Operatore Socio Sanitario, cercano di dare risposte basate su schemi e scale validate scientificamente e che ci danno un quadro generale sulla forma del paziente.

IgienePaziente

E voi di cosa parlate quando igienizzate il vostro paziente?

Ma siamo sicuri che durante il nostro giro mattutino (o quello del pomeriggio e della notte) siamo proprio attenti al nostro assistito o è vero il contrario? Ovvero non vi è mai capitato di parlare di altro, delle vostre problematiche personali, del collega di lavoro, del medico di turno, del figlio dell'utente, della badante del letto 11? Forse fate l'uno e l'altro senza accorgervene.

Di seguito elenchiamo a mo' d'esempio i 7 falsi miti sul corpo umano; noi Infermieri (ma gli OSS) molto spesso, e forse non ce ne accorgiamo, ci dilunghiamo su discorsi spesso futili durante il lavoro; la stessa cosa accade nelle pause pranzo o nei break intra-turno.

Di recente è toccato assistere ad una conversazione tra colleghi che sfiorava il ridicolo e che, appunto, faceva riferimento ai suddetti 7 miti sul corpo umano. Essi derivano da studi reali, anche se spesso sono ripassati dall'opinione di alcuni giornalisti e scrittori (o peggio da quello che si legge si social-network), distanti e distinti dal mondo della sanità e dal sapere scientifico.

I sensi sono solo 5

Oltre a quelli conosciuti, come ricorda il mensile Focus esiste la propriocezione, ossia il senso che permette di stabilire la posizione del nostro corpo e di conseguenza adattare muscoli e articolazioni in tensione in posizione ottimale. Possediamo anche il senso dell'equilibrio e dell'accelerazione, che attraverso l'apparato verstibolare situato nell'orecchio interno permette di adattare al corpo la postura e i movimenti. Tramite recettori sensibili al caldo e al freddo, l'uomo riesce a capire la temperatura dell'ambiente o per sentire dolore entrano in gioco i nocicettori, situati in tutti gli organi e sulla pelle.

L'uomo utilizza solo il 10% del cervello

Questa falsa credenza ha avuto origine con lo psicologo William James, il quale riteneva di sfruttare solo una piccola parte delle nostre risorse mentali; le tecniche di imaging cerebrale hanno dimostrato invece che gran parte del cervello è coinvolta anche durante attività semplici come il dormire. La percentuale ha senso solo se ci si riferisce alla natura delle cellule del cervello, costituite per il 90% da cellule gliali, con la funzione di nutrimento, a supporto di un 10% di neuroni.

Scrocchiare le dita fa venire l'artrite

Il medico americano Donald Unger ha dimostrato il falso sacrificando se stesso per 60 anni, facendosi scrocchiare le dita della sola mano sinistra. Non ha avuto l'artite ed ha vinto nel 2009 il premio IgNobel per la medicina. Questa pratica non ha quindi conseguenze dimostrate e il rumore è dovuto dall'esplosione delle bolle di idrogeno e ossigeno che si vengono a formare nel liquido sinoviale che ricopre e lubrifica l'articolazione.

Le macchie bianche sulle unghie indicano carenza di calcio

Uno studio condotto dall'università di Cardiff ha analizzato le macchie presenti sulle unghie di 82 studenti e le loro abitudini alimentari, stabilendo che non esiste correlazione tra il difetto e l'apporto di calcio nella dieta. I dermatologi, definendo tale problema come leuconichia, hanno affermato che nella maggior parte dei casi sono il risultato di piccoli traumi, ossia bolle d'aria che si formano se si colpisce la matrice dell'unghia, cioè il tessuto che produce la lamina ungueale.

La lingua sente i sapori in zone diverse

I gusti si sentono indifferentemente su tutta la superficie della lingua. L'origine del mito della “mappa dei sapori” risale al 1901, quando lo scienziato David Hanig ha raccontato la sensibilità diversa ai sapori di alcuni volontari. Solo nel 1974, dopo varie teorie, la scienziata Virginia Collings stabilì che la lingua è recettiva ad ogni sapore su tutta la superficie.

Il ciclo mestruale segue le fasi lunari

Se fosse vero, le donne avrebbero il ciclo tutte nello stesso momento. L'idea nasce dal fatto che la durata del periodo che porta alla maturazione della cellula uovo (circa 28 giorni) e la lunazione (29 giorni e mezzo) si assomigliano. Nell'arco di due mesi i fenomeni si sfaserebbero di 3 giorni e dopo 10 mesi di circa 15 giorni, questo basta per capire che non c'è correlazione tra i due fenomeni.

Le unghie crescono anche dopo la morte

Si calcola che le cellule che producono le unghie interrompano la loro attività di crescita 12 ore dopo la morte; la pelle disidratandosi si ritira esponendo maggiormente le unghie. Dopo la morte, cessando l'apporto di ossigeno ai tessuti, non viene prodotto glucosio e termina per questo la crescita cellulare, comprese unghie e capelli.

Ovviamente la nostra è stata solo sana ironia, anche se molti non l'hanno capita, soffermandosi al titolo del servizio. E ora diteci che non è vero che anche voi, almeno una volta, vi siete cimentati in simili discorsi, dimenticando che al centro delle cure c'è il vostro paziente: quante volte lo avete zittito quando vi chiedeva un bicchier d'acqua? Quante volte non avete valutato attentamente le sue condizioni cliniche? Quante volte avete ignorato i suoi disagi e i suoi lamenti?

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