Nurse24.it
Scopri i master di ecampus sanità

Campagna vaccinazione antinfluenzale nel Biellese

di Redazione

Vaccino2

L’Azienda Sanitaria Locale di Biella ha previsto l’acquisto di 28.000 dosi di vaccino. Lo scorso anno oltre il 90% delle somministrazioni sono state effettuate dai Medici di Medicina Generale e dai Pediatri di Libera Scelta.

BIELLA. Come previsto dalla regione Piemonte la campagna di vaccinazione antinfluenzale 2015-2016 prenderà avvio lunedì 2 novembre. L’Organizzazione Mondiale della Sanità indica quale obiettivo primario della vaccinazione antinfluenzale la prevenzione delle forme gravi e complicate di influenza e la riduzione della mortalità prematura in gruppi ad aumentato rischio di malattia grave: una strategia vaccinale basata su questi presupposti presenta un favorevole rapporto costo-beneficio e costo-efficacia.

Pertanto, gli obiettivi della campagna vaccinale stagionale contro l’influenza sono la riduzione del rischio individuale di malattia, ospedalizzazione e morte e la riduzione dei costi sociali connessi con morbosità e mortalità.

 

In base alle statistiche elaborate dal Seremi (Servizio di riferimento regionale di Epidemiologia per la sorveglianza, la prevenzione e il controllo delle malattie infettive), l’ASL BI nella passata stagione ha ottenuto una copertura vaccinale nei soggetti ultrasessantacinquenni solo del 42,5%, contro una media regionale del 47%.

L’epidemia influenzale non giungerà nel nostro Paese nei mesi autunnali, bensì tipicamente nei primi mesi dell’anno nuovo; nella stagione 2014-2015, il picco epidemico è stato raggiunto nella quarta settimana del 2015; ecco perché è importante vaccinarsi a partire dall’inizio del mese di novembre fino a tutto il mese di dicembre.

 

Nella scorsa stagione sono stati vaccinati contro l’influenza circa 640mila piemontesi, mentre nell’ASL di Biella sono state somministrate circa 25.500 dosi di vaccino antinfluenzale, oltre il 90% delle quali a cura dei Medici di Medicina Generale e dei Pediatri di Libera Scelta., L’ASL di Biella ha programmato per quest’anno l’acquisto di un numero complessivo di 28.000 dosi di vaccino così distribuite:

 

  • 000 dosi di vaccino antinfluenzale tradizionale split (INFLUVAC), destinato a soggetti di età compresa tra 6 mesi e 84 anni, a rischio perché affetti da patologie croniche predisponenti a complicanze o per età o perché appartenenti ad altre “categorie a rischio”, come da raccomandazioni ministeriali;


 

  • 500 dosi di vaccino antinfluenzale inattivato adiuvato con MF59 (Fluad), raccomandato nei soggetti di età maggiore o uguale a 85 anni (grandi anziani)                                                                                                                                                                                                              e immunodepressi a partire dai 65 anni d’età;


 

  • 500 dosi di vaccino antinfluenzale intradermico (Intanza), dosaggio 15 microgrammi, raccomandato nei soggetti di età maggiore o uguale a 85 anni (grandi anziani) e immunodepressi a partire dai 60 anni d’età.


 

L’OMS, per l’emisfero settentrionale quest’anno ha indicato la seguente composizione di vaccino:

  • A/California/7/2009 (H1N1)
  • A/Switzerland/9715293/2013
  • B/Phuket/3073/2013


 

La vaccinazione è gratuita per gli appartenenti alle categorie a rischio, che anche quest’anno potranno vaccinarsi rivolgendosi al proprio Medico di Medicina Generale o Pediatra di Libera Scelta.

Di seguito, l’elenco delle categorie per le quali la vaccinazione stagionale è raccomandata ai sensi della Circolare del ministero della Salute “Prevenzione e controllo dell’influenza: raccomandazioni per la stagione 2015-2016”:

 

Elenco delle categorie per le quali la vaccinazione stagionale è raccomandata ai sensi della Circolare del ministero della Salute “Prevenzione e controllo dell’influenza: raccomandazioni per la stagione 2015-2016:

 

1) Soggetti di età pari o superiore a 65 anni;

2) Bambini di età superiore ai 6 mesi, ragazzi e adulti fino a 65 anni di età affetti da patologie che aumentano il rischio di complicanze da influenza:

  1. a) malattie croniche a carico dell'apparato respiratorio (inclusa l’asma grave, la displasia


broncopolmonare, la fibrosi cistica e la broncopatia cronico ostruttiva-BPCO);

  1. b) malattie dell’apparato cardio-circolatorio, comprese le cardiopatie congenite e acquisite;
  2. c) diabete mellito e altre malattie metaboliche (inclusi gli obesi con BMI >30 e gravi patologie concomitanti);
  3. d) insufficienza renale cronica;
  4. e) malattie degli organi emopoietici ed emoglobinopatie;
  5. f) tumori;
  6. g) malattie congenite o acquisite che comportino carente produzione di anticorpi,


immunosoppressione indotta da farmaci o da HIV;

  1. h) malattie infiammatorie croniche e sindromi da malassorbimento intestinali;
  2. i) patologie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici;
  3. j) patologie associate a un aumentato rischio di aspirazione delle secrezioni respiratorie (ad es.


malattie neuromuscolari);

  1. k) epatopatie croniche.


3) Bambini e adolescenti in trattamento a lungo termine con acido acetilsalicilico, a rischio di Sindrome di Reye in caso di infezione influenzale;

4) Donne che all’inizio della stagione epidemica si trovino nel secondo e terzo trimestre di gravidanza;

5) Individui di qualunque età ricoverati presso strutture per lungodegenti;

6) Medici e personale sanitario di assistenza;

7) Famigliari e contatti di soggetti ad alto rischio;

8) Soggetti addetti a servizi pubblici di primario interesse collettivo e categorie di lavoratori

(Forze di polizia, Vigili del fuoco, ecc.);

9) Personale che, per motivi di lavoro, è a contatto con animali che potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali non umani:

  1. a) allevatori;
  2. b) addetti all’attività di allevamento;
  3. c) addetti al trasporto di animali vivi;
  4. d) macellatori e vaccinatori;
  5. e) veterinari pubblici e libero-professionisti.


 

Per ulteriori informazioni rivolgersi al proprio Medico di Medicina Generale/Pediatra di Libera Scelta o al Dipartimento di Prevenzione dell’ASL BI (tel. 015.15159255).

Commento (0)