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Carenza personale, OSS guidano ambulanza?

di Redazione

Gemona (UD): presentata interrogazione a Telesca, assessore regionale alla sanità

A Gemona, per carenza di personale, si potrebbe correre il rischio che siano gli operatori socio-sanitari a guidare i mezzi di soccorso, anziché gli autisti con adeguati titolo e preparazione.

interno ambulanza

Interno di un'ambulanza

La questione è oggetto di un’interrogazione del consigliere regionale Roberto Revelant all’assessore regionale alla sanità Maria Sandra Telesca dopo aver visionato una segnalazione presentata dall’Associazione conducenti emergenza sanitaria (Co.E.S. Fvg) all’attenzione della commissione sanità del consiglio regionale.

Nel documento presentato, la Co.E.S., realtà associativa che ha sede a Gemona, segnala «il possibile impiego in alcune aziende sanitarie della regione e in particolare nell’azienda 3 Alto Friuli - Collinare - Medio Friuli dell’operatore socio-sanitario nella mansione di autista, alla guida di ambulanze a causa della carenza di personale tecnico-autista».

Dunque, si corre il rischio di avere delle persone non adeguatamente preparate per guidare un mezzo di soccorso e da qui l’interrogazione di Revelant finalizzata a fare chiarezza su questa situazione.

«Non si capisce come - dice il consigliere regionale - il piano dell’emergenza-urgenza preveda delle figure indispensabili a bordo dei mezzi di soccorso in relazione alle caratteristiche di impiego, quali l’autista soccorritore, l’infermiere professionale e il volontario-oss e poi nella pratica possa accadere altro, soprattutto in considerazione che ruoli, mansioni e responsabilità siano sostanzialmente diverse».

Di fatto, anche nel suo intervento il Co.E.S ricorda che per esercitare la funzione di autista nel contesto sanitario i relativi concorsi pubblici richiedono requisiti specifici, nonché cinque anni di esperienza alla guida dei mezzi di soccorso.

«Negli enti Anpas, Cri, Misericordie - dice Mauro Zamparutti, presidente Co.E.S FVG - , solo per citarne alcuni, il ruolo dell’autista è riconosciuto con protocolli dedicati e l’entrata in servizio avviene solo dopo un’accurata formazione specifica e una valutazione del candidato.
Da tempo, il tavolo tecnico del Ministero della salute ha deliberato la figura dell’autista di soccorso sanitario e del connesso iter formativo condiviso con associazioni di categoria e organizzazioni sindacali. Il documento è già stato presentato al tavolo regionale dell’emergenza-urgenza».

«Sinceramente - conclude il consigliere Revelant - auspico che se ciò sia avvenuto, non si verifichi di nuovo, e che la guida dei mezzi di soccorso venga affidata esclusivamente agli autisti soccorritori, e spero che l’assessore prenda una posizione ferma in questa direzione».

Fonte Messaggero Veneto-Udine

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