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Testimonianze

Cristina, infermiera calabrese a Londra: "gli inglesi hanno molta stima degli infermieri italiani"

di Sara Di Santo

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L'esperienza di Cristina Talarico, infermiera che ha lasciato l'Italia, un paese né per giovani né per infermieri.

Cristina Talarico, classe 1990, è originaria di Lamezia Terme e ha studiato presso l'Università di Catanzaro. Dopo la laurea ha cercato un impiego che potesse permetterle di praticare ciò per cui ha studiato, ma invano. Così si è fatta coraggio e ha deciso di lasciare l'Italia alla volta dell'Inghilterra; oggi lavora al Chelsea and Westminster Hospital di Londra ed è felice di poter finalmente fare l'infermiera. Le abbiamo fatto qualche domanda per capire qualcosa in più sulla sua esperienza, vediamo cosa ci ha risposto.

Cristina con la divisa inglese del Chelsea and Westminster Hospital.

Cristina con la divisa inglese del Chelsea and Westminster Hospital.

Sei una delle tante infermiere italiane di nuova generazione che si è trasferita in Inghilterra. E' stata una scelta voluta o un obbligo dato dalla mancanza di lavoro in Italia?

Purtroppo è stata una scelta obbligata quella di venire a Londra per lavoro. Sono rimasta a casa a girarmi i pollici per quasi un anno alla ricerca disperata di un lavoro, ma niente. Alla fine ci ho dovuto rinunciare, perché non si può passare tutta la vita in attesa di qualcosa quando sai che non arriverà mai...

Sei partita da sola o ti sei rivolta a dei gruppi organizzati?

Sono partita completamente da sola senza affidarmi a nessuno.

Come è stata l'accoglienza in Inghilterra?

L'accoglienza non è stata delle migliori appena sono arrivata, ma dopo le prime settimane è andata meglio.

Qual era il tuo livello d'inglese iniziale?

Ho sempre studiato l'inglese alle scuole superiori, ho sempre fatto corsi extra scolastici e credevo che il mio livello fosse buono, ma quando sono arrivata qui mi sono resa conto che il vero inglese era tutta un'altra cosa e ho ricevuto una bella batosta, ma sono sopravvissuta.

L'Università ti ha preparata rispetto alla mancanza di occupazione in Italia e alla possibilità di lavorare all'estero?

Io ho frequentato il primo anno a Reggio Emilia e poi ho chiesto il trasferimento in Calabria, vicino casa, per motivi personali, ma comunque si, credo che l'università mi abbia formata anche in prospettiva di un lavoro all'estero. Poi credo che sia tutto molto soggettivo, dipende tutto dallo spirito con cui affronti le cose e da quali obiettivi ti poni, è quello che fa la differenza.

 Com'è la giornata-tipo dell'Infermiere in Inghilterra?

La giornata tipo dell'infermiere qui è molto lunga. Dodici ore di turno che alcuni giorni sembrano volare, altri sembrano non passare mai. Alla fine della giornata non importa se sei stato più o meno "busy", sei stanco lo stesso anche perché le energie che spendi per impegnarti a capire e per esprimerti ti rendono sempre e comunque stanco, almeno nei primi periodi.

Dal punto di vista economico come sono gli stipendi rispetto al costo della vita a Londra?

Sono qui ancora solo da sei mesi e ho cominciato a ricevere lo stipendio da infermiera a dicembre, da quando ho ricevuto il tanto agognato pin, ma posso dire che tutto sommato lo stipendio qui ti permette di vivere dignitosamente senza problemi anche se Londra è cara. Poi, una volta sul posto ti accorgi che ci sono tante cose che puoi fare per spendere meno, in quali posti andare, cosa comprare ecc. Bisogna capire il sistema.

Che opinione hanno gli Inglesi degli Infermieri Italiani?

Per quanto riguarda la mia esperienza personale gli inglesi hanno molta stima degli infermieri stranieri e italiani in particolare.

Hai intenzione di restare in Inghilterra o in cuor tuo vorresti tornare in Italia?

Con il cuore sono Italia, ma ad essere sincera non vedo prospettive per me in Italia, o per lo meno non alle stesse condizioni che mi vengono offerte qui. Purtroppo gli infermieri italiani sono orfani di un paese che li ha ripudiati e di questo ne dobbiamo prendere atto.

Dal punto di vista formativo l'Inghilterra ti offre la possibilità di incrementare la tua preparazione professionale?

Senza dubbio sono avanti per quanto riguarda la possibilità di avere corsi di formazione, specializzazioni e avanzamenti di carriera. Si ha la possibilità di diventare specialist, sister manager ecc. Tutto questo senza dover arrivare all'età della pensione, il che è stimolante per tutti i giovani che come me sono venuti qui a lavorare. Posso dire che vedo realmente la possibilità di incrementare la mia carriera e la mia formazione professionale, qui.

Grazie Cristina, in bocca al lupo!

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