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DL Enti Locali, per il M5S il Governo Renzi taglia ai poveri e dà ai ricchi delle lobby farmaceutiche

di Redazione

tagli

Il bilancio del provvedimento prevede una minor entrata per il SSN di 2,342 miliardi di Euro, un vero salasso sulle spalle degli italiani inermi.

ROMA. Nel Decreto Legge Enti Locali, al quale anche alla Camera il Governo ha posto la fiducia, i tagli alla sanità ammontano a 2,352 miliardi di euro, ma il settore della farmaceutica non è stato toccato. Ciò anche grazie al fatto che al Senato erano stati presentati due emendamenti accolti dal Governo a firma di esponenti di Forza Italia, NCD e CRi al cui interno si trovano due  modifiche che pregiudicano possibili risparmi per circa 200 milioni.

Giulia Grillo (M5s)

Giulia Grillo (M5s)

Questo uno degli aspetti toccati oggi durante la conferenza stampa tenuta alla Camera sulla sanità e i tagli contenuti nel Dl Enti locali alla quale hanno partecipato i deputati Francesca Nusinarolo (capogruppo M5S a Montecitorio), Giulia Grillo (capogruppo M5S in comissione Affari Sociali), Massimo Baroni e la senatrice paola Taverna.

In particolare, i firmatari degli emendamenti sono i senatori:  Mandelli (Presidente dell'ordine dei Farmacisti) D'Ambrosio Lettieri (vice presidente dell'Ordine dei Farmacisti), Gualdani, Tomaselli, Santini, Milo.

«Il primo emendamento - spiega Giulia Grillo - fa in modo che, nel corso delle procedure di rinegoziazione dei prezzi, all'interno dei raggruppamenti di medicinali terapeuticamente assimilabili, vengano separati i farmaci con brevetto ancora valido da quelli a brevetto scaduto. Questo comporta di fatto l'impossibilità di un reale confronto, in quanto alcuni farmaci sotto tutela brevettuale sono gli unici presenti all'interno di un singolo raggruppamento terapeutico. I farmaci a brevetto scaduto hanno un prezzo di molto inferiore e, quindi, il mancato confronto potrebbe comportare un mancato risparmio di circa 100 milioni di euroIl secondo emendamento elimina la riduzione automatica di almeno il 20% del prezzo dei farmaci biotecnologici dal momento della loro scadenza. In questo modo, in fase si rinegoziazione sul prezzo, potrebbe anche non essere applicata alcuna riduzione».

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