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Slitta firma definitiva, Fials: Sanità non può attendere

di Redazione

Pubblico Impiego

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La Sanità non può essere messa sempre in secondo piano. È ora di chiudere il cerchio e dare gli arretrati ai lavoratori. Duro e laconico il commento Fials alla notizia dello slittamento della firma definitiva del Cnnl Sanità 2019-2021.

Appello Fials alla politica: è ora di dare gli arretrati ai lavoratori

Fials lancia un appello alla politica: È ora di chiudere il cerchio e dare gli arretrati ai lavoratori.

È arrivata come una doccia fredda la notizia del rinvio della firma definitiva del Ccnl Sanità per i 550mila lavoratori del comparto (di cui 270 mila infermieri).

Il MEF ha chiesto ulteriori chiarimenti sul testo della pre-intesa all’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni e si allontana così la possibilità di vedere chiusa la pratica entro il mese di settembre (come auspicava Antonio Naddeo, presidente Aran).

Un rinvio che secondo il sindacato Fials i lavoratori della Sanità non meritano, perché già gli stanziamenti economici per il nuovo Ccnl sono stati ridicoli, se equiparati allo sforzo dei professionisti, in più oggi sono senza alcuna certezza di quando realmente i soldi (gli arretrati calcolati fino al mese di ottobre 2022 che ammontano da 2.268,41 a 3.135,49 euro per tutto il personale a seconda della posizione economica di appartenenza, ndr.) arriveranno.

Da qui l’appello, forte e chiaro, della Federazione Italiana Autonomie Locali e Sanità alla politica: È ora di chiudere il cerchio e dare gli arretrati ai lavoratori. La Sanità non può essere messa sempre in secondo piano. Non può attendere ancora.

Il diritto alla salute – continua la nota Fials – è una priorità da salvaguardare e questo passa anche e soprattutto dal giusto riconoscimento del valore dei professionisti.

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