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Rinnovo Ccnl Sanità, Fials: incontro costruttivo

di Redazione

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Una trattativa, quella che si è svolta oggi 6 maggio tra l’Aran e le organizzazioni sindacali per il rinnovo del CCNL del comparto Sanità, sicuramente costruttiva. Non mancano i temi che ancora necessitano di ulteriore vaglio e confronto, ma oggi - dichiara Giuseppe Carbone, Segretario nazionale FIALS - c’è stata da parte di Aran una valutazione positiva di quasi tutte le nostre proposte.

Fials: valutate positivamente la maggior parte delle nostre proposte

La discussione ha avuto nuovamente come tema, per le ulteriori modifiche e integrazioni, il capitolo riguardante il Sistema delle relazioni sindacali e delle progressioni economiche. Diverse le proposte della FIALS atte a migliorare quello che è il sistema delle relazioni sindacali. All’art. dedicato al confronto, “abbiamo proposto - prosegue Carbone - di aggiungere alle varie materie i criteri generali per la pianificazione e programmazione di percorsi formativi specifici a tutto il personale con particolare riferimento alle conoscenze informatiche e digitali e di specifiche competenze avanzate di carattere professionale come previsto dal punto 4 del patto per l’innovazione. Questo anche in considerazione dei corsi che gli Enti dovranno attivare al fine di poter istituire gli incarichi di professionista esperto per l’area dei professionisti della salute. Va aggiunto, altresì, che il tema degli andamenti occupazionali diventi materia di confronto.

Inoltre, è stato chiesto che le prestazioni aggiuntive non restino materia confinata al solo confronto regionale, anche in considerazione del fatto che in alcune Regioni questo confronto non c’è o non c’è stato negli ultimi anni. All’Art. organismo paritetico per l’innovazione abbiamo proposto di portare la soglia di età a 60 anni (e non 62) e non solo per i servizi di pronta disponibilità ma anche per i tre turni. E' noto - chiarisce il leader della FIALS - come nel settore sanitario il lavoratore che invecchia rappresenti una realtà non sempre di facile gestione , richiedendo attenzione e una sperimentazione flessibile di ipotesi alternative, finalizzate da un lato alla tutela della salute e sicurezza del lavoratore e, dall’altro a garantire l’efficienza e la qualità del lavoro svolto.

Riteniamo un nodo politico importante quello di andare a modificare i tempi di vestizione e svestizione, come pure quelli del passaggio di consegna. E pertanto riguardo l’Art. Contrattazione collettiva integrativa soggetti e materie lettera m, abbiamo chiesto di innalzare i minuti previsti, nello specifico: “alla luce del progressivo invecchiamento della popolazione con conseguente aumento delle comorbilità e ricoveri di pazienti pluripatologici, come pure delle intervenute modifiche legislative sulla responsabilità penale e civile del personale sanitario è più che mai importante avere il tempo di riportare le informazioni cliniche del paziente sulla cartella clinica ed effettuare un passaggio di consegna al collega. Pertanto riteniamo doveroso modificare i tempi di vestizione/svestizione e passaggio di consegne e chiediamo l’innalzamento dei tempi previsti dall’art. orario di lavoro di almeno ulteriori 10 minuti. Tra l’altro ricordiamo che già durante la Pandemia, le regioni hanno dovuto fare un accordo di miglior favore per innalzare questo tempo. I Professionisti devono essere messi nelle condizioni di lavorare bene e in sicurezza”.

Importante anche il nostro intervento riguardo la violazione del principio di non discriminazione verso il personale con rapporto di lavoro part-time, di cui all’art.4 Dlgs n 61 del 2000, attuativo della direttiva 97/81 CE. “Nella bozza che ci è stata inviata il 4 maggio è stato inserito un comma che di fatto esclude questo personale all’accesso all’Area del personale di elevata qualificazione - precisa il Segretario Nazionale. A maggior ragione visto che questa discriminante non è presente nei CCNL di altri Comparti”.

Riguardo l’Art. Progressione economica all’interno delle aree FIALS ha ribadito che la previsione di una progressione ogni 5 anni è un tempo troppo lungo anche in considerazione dell’importo economico previsto per ogni differenziale. Inoltre, i differenziali economici di professionalità riteniamo debbano perseguire il principio di selettività ma anche di inclusione. Pertanto, come già detto nelle scorse riunioni per la FIALS la graduatoria dei partecipanti deve tenere in considerazione: 40% la Valutazione, 40% l’ esperienza professionale, 20% ulteriori criteri da definire in sede di contrattazione integrativa aziendale.

Sul tema della graduatoria per la progressione economica FIALS ha chiesto di eliminare il vincolo del 50% degli aventi diritto, che come sappiamo molte aziende hanno adottato a seguito di un parere della Funzione Pubblica. Il timore è che ponendo il limite di un anno alla graduatoria, qualora le aziende dovessero proseguire a tener conto delle indicazioni del MEF e della Funzione Pubblica invece di far riferimento alla disponibilità del fondo, si riduca di anno in anno il numero di persone che beneficeranno della progressione. Siamo molto soddisfatti che il Presidente Naddeo, abbia più volte dichiarato la volontà di analizzare gli effetti e le ricadute dei punti da noi proposti - conclude Carbone. Il prossimo incontro è stato calendarizzato per mercoledì 11 Maggio.

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