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Pubblico Impiego

Ccnl Sanità: il punto di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl

di Redazione Roma

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A conclusione dell’ultimo incontro con l’Aran, i sindacati comunicano di aver apprezzato diversi avanzamenti rispetto alle richieste, non tali però da considerare del tutto soddisfacente la parte di revisione dell’articolato. Permanendo alcune criticità, puntualizzano però che la modalità in presenza ha semplificato il confronto e permesso di riprendere con nuovo slancio i lavori.

Prosegue il negoziato per il rinnovo del CCNL sanità pubblica

Disposizioni generali (campo di applicazione, durata, decorrenza, tempi e procedure di applicazione del contratto), sistema delle relazioni sindacali e ordinamento professionale. Sono i punti cardine delle proposte contenute nel testo inviato dall’Aran ai sindacati prima dell’ultimo incontro (che si è svolto in presenza) sulla trattativa per il rinnovo del contratto della sanità pubblica. Incontro dal quale la Fials è uscita soddisfatta (valutate positivamente la maggior parte delle nostre proposte, le parole del segretario nazionale, Giuseppe Carbone).

Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl hanno rinnovato la richiesta di prevedere che l’osservatorio – al quale spetta di monitorare i casi e le modalità con cui le aziende e gli enti possono adottare atti unilaterali – preveda una specifica sezione dedicata al comparto sanità, per rendere lo strumento concretamente operativo. In merito all’informazione, invece, i sindacati hanno rimarcato la necessità che questa sia puntuale, trasparente e con tempi e modalità che permettano loro di assumere tempestivamente le eventuali azioni da intraprendere.

Istituti del confronto e della contrattazione collettiva integrativa

Rinnovata la richiesta sia di trasferire alcune materie dal confronto alla contrattazione sia di implementarle. Soprattutto, Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl hanno invitato a trasferire alla contrattazione l’individuazione dei criteri generali sia per il conferimento che la revoca degli incarichi, sia per la loro graduazione, nonché quelli per la programmazione dei servizi di pronta disponibilità.

E ancora, ad inserire tra le materie del confronto i piani triennali di fabbisogno del personale, la definizione delle linee generali per la pianificazione delle attività formative e di aggiornamento.

Tempi delle relazioni sindacali e confronto regionale

Sul primo aspetto, è stato chiesto all’Aran che l’attivazione del confronto avvenga entro dieci giorni dalla richiesta, a prescindere che la richiesta giunga dagli stessi sindacati o dall’azienda e ente. In rapporto al confronto regionale, invece, considerata la sua rilevanza, è stata formulata la richiesta che siano previste norme di garanzia nei casi in cui, in alcune regioni, non si attivi tale livello di confronto.

Contrattazione decentrata

In quest’ottica, congiuntamente al trasferimento delle materie attinenti ai criteri generali, Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl hanno chiesto che sia subito reintrodotta la possibilità di elevare l’importo dell’indennità del lavoro notturno (i cui oneri gravano sul fondo) e che sia prevista la possibilità di stabilire la durata della pausa e la sua modalità di fruizione e collocazione temporale.

Richiesto, in particolare, che all’interno del contratto sia data la certezza sui tempi dell’avvio della sessione di trattativa sul riparto dei fondi per evitare che, i forti ritardi, non limitino le prerogative sindacali ad una mera presa d’atto degli usi già avvenuti durante l’anno.

Organismo paritetico per l’innovazione

Altro argomento che le organizzazioni valutano basilare è il funzionamento dell’organismo paritetico per l’innovazione, in rapporto al quale – per garantire l’esercizio delle sue prerogative nelle materie previste dal contratto – hanno chiesto che il testo preveda sia la sua “obbligatoria” istituzione sia il vincolo di riunirsi almeno due volte l’anno, anche su richiesta degli stessi sindacati.

Affermando, altresì, che il diritto di assemblea deve essere assicurato a ogni lavoratore (anche mediante piattaforme ad hoc) da parte delle aziende anche per chi svolge lavoro a distanza, o comunque in tutti quei casi in cui non sia possibile svolgerle in presenza. A questo proposito, Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl hanno ricordato all’Aran che la proposta attuale prevede il passaggio dalle attuali quattro categorie (A e B; Bs; C; D/Ds) a cinque aree così articolate:

  1. Area degli operatori ausiliari nella quale confluirebbe il personale oggi inquadrato in A e B
  2. Area degli operatori in cui confluirebbe il personale al momento inquadrato in Bs
  3. Area degli assistenti dove confluirebbe il personale oggi inquadrato in area C
  4. Area dei professionisti della salute e dei funzionari dedicata al personale attualmente inquadrato in D/Ds
  5. Area del personale di elevata qualificazione, prevista dalla Legge n. 113 del 6 agosto 2021 che – in base a quanto disposto dalla norma – deve nascere priva di riclassificazioni immediatamente operative alla firma del contratto

Le organizzazioni sindacali hanno rappresentato all’Aran che la proposta non risulta ancora soddisfacente in quanto non consente di operare quella valorizzazione del personale che opera in sanità. In particolare, Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl hanno nuovamente sottolineato la richiesta di collocare il personale Oss nell’area degli assistenti e, più in generale, il tema della collocazione in quest’area sia degli operatori tecnici specializzati senior, che degli autisti soccorritori.

Continuano: La declinazione dei nuovi profili risulta ancora carente di quelle figure che più volte abbiamo richiamato, come gli operatori di centrale numero unico 112. Resta poi aperto il tema che attiene al personale che opera nelle Arpa. Infine, per quanto concerne gli articoli relativi ai passaggi di profilo e alle progressioni economiche, le organizzazioni sindacali spiegano che esistono ancora numerose criticità, come per esempio l’eccessivo peso della valutazione come criterio per la progressione o l’obbligo di permanenza in fascia di almeno cinque anni per poter accedere alla selezione. Il confronto tra le parti proseguirà mercoledì 11 maggio con l’esame e la discussione sul nuovo sistema di incarichi.

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