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Lettere al direttore

Eccolo qui il mio fonendo!

di Redazione

FedericoMondoFonendo

Lettera di un collega infermiere alla redazione di Nurse24.it

Caro Direttore,

eccolo qui il mio fonendo! Sì è lì dentro. In quella scatola. Non è sempre stato lì, ne era uscito, è restato fuori per un po, ha lavorato, ha viaggiato, ha sognato, ha combattuto, ha vinto, ha perso, ha sperato, ha sperato, ha sperato. Poi è rientrato nella scatola e in quella scatola chiusa a tenerlo compagnia ci sono anche tutte le speranze ed i sogni infranti da una professione bugiarda. Il mio fonendo dice di non aver mai studiato per superare l'esame, ha sempre studiato per fare di se stesso un professionista migliore (anche se professionista ancora non lo era), per accrescimento professionale e per prendersi cura del paziente nel modo migliore.

L'ha fatto, lo rifarebbe, perchè ne era convinto.

FedericoMondoFonendo

Ecco il mio fonendo!

Ma alla fine si ritrova con un pugno di mosche; le metterebbe volentieri nella scatola al suo posto. Ancora oggi combatte contro se stesso per capire cosa fare; non lo sa.

Di fatto c'è la delusione sua e di molti, non di tutti (purtroppo), nei confronti di questa professione.

L'afflizione pesa sui "migliori", non che lui lo sia, ma si aspettava molto di più ed è sicuro che non sono state le sue aspettative troppo ambiziosi, ma è la realta dei fatti che non rispecchia tutto quello che studiamo e intrecciamo nelle nostre menti per fare di noi dei buoni professionisti.

I "migliori" studiano, studiano e studiano per poi crescere, crescere e crescere, e migliorare, non solo la loro posizione, ma la posizione di una intera professione, di un intero reparto, di un intero ospedale per arrivare alla fine a migliorare un individuo (umano), che sia per cura, per palliazione, per prevenzione o per educazione lo scopo ultimo resta quello; prendersi cura e farlo nel migliore dei modi.

Ma il mio fonendo questo non lo può fare.

Al mio fonendo gli viene concesso solo di misurare una pressione arteriosa e se lavori in UTI o dove ci sono monitor neanche più quello deve fare.

Ma lui non si è ritirato perchè non può misurare più la pressione arteriosa.

Si è ritirato perchè è stanco di non poter spiccare il volo, di non poter fare quello per cui ha studiato, è stanco di guadagnare 1500/1600 €/mese.

Il mio fonendo dice che per quello che ha studiato, per quello che continua a studiare, per quello che fa lavorando minimo 36 a settimana facendo notti, festivi e superfestivi lontano dai cari, per tutto questo non può ritrovarsi a fine mese con 1500€ in mano.

Non li disprezza.

Non dice che non ne vale la pena, dice solo che è ingiusto e che forse li accetterebbe se solo potesse svolgere la propria professione in modo libero.

Ma neanche questo.

E quindi ha deciso di rifletterci e se ne resta in quella scatola, dice che è il male minore.

Mi dice anche che c'è spazio anche per me in quella scatola e argomenta tesi per convincermi a farlo compagnia.

Spesso mi convince, poi no, poi si, poi no e poi di nuovo si. Stiamo discutendo animatamente da tempo ormai, il finale non lo consosco, vi farò sapere.

DFM, Infermiere

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