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Infermieri e turni: lavorare 8 o 12 ore?

di Redazione

Otto o dodici ore, quanto devono essere lunghi i turni di lavoro? E’ una questione non da poco quella della durata, importante per le ricadute che ha, sia per il singolo professionista che per le aziende.

Revisione narrativa sugli effetti dei turni di 12 ore sul personale infermieristico

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Introdotti nel 1980 e adottati ora in alcuni contesti operativi, i turni di 12 ore hanno sicuramente vantaggi: permettono una maggiore continuità del servizio, favoriscono un risparmio economico, consentono al professionista una maggiore flessibilità nella gestione degli impegni personali e familiari.

Ma quali sono gli effetti e gli esiti sul personale dei turni di 12 ore rispetto ai turni di 8 ore? E’ proprio per cercare di rispondere a questa domanda che Diamante Iavarone ha condotto uno studio sul tema “Gli effetti dei turni di 12 ore sul personale infermieristico. Una revisione narrativa” - (L’Infermiere online n 3 del 2016).

Per farla l’autore ha consultato diverse banche dati: PubMed, Trip Database, CINHAL e The University of York e Cochrane Library. I risultati mostrano delle significative differenze tra i turni di 12 ore e quelli di 8: una tra queste, i primi tendono ad affaticare di più il personale infermieristico e questo viene associato a più alti livelli di burnout.

La scelta della tipologia, sostiene l’autore del lavoro, di turno non può prescindere dalla valutazione attenta di alcune variabili: la complessità assistenziale, il profilo delle persone assistite, le caratteristiche del personale. 

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