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Infermieri

Cosa vuol dire vivere in terapia intensiva

di Francesca Gianfrancesco

Al via oggi il primo Congresso dall’Associazione Andrea Lupo Onlus, che ha come obiettivo l’umanizzazione delle cure iniziando da un progetto volto ad implementare un ambulatorio di follow up per i pazienti dimessi dalla Terapia Intensiva.

L'incontro dal titolo “Il percorso di cura del paziente dopo le dimissioni dalla Terapia Intensiva” che ha visto confrontarsi operatori del settore e pazienti e familiari al fine di gettare le basi per la creazione di un percorso dedicato appunto ai pazienti dimessi.

Vivere la terapia intensiva

Dal punto di vista infermieristico avere maggiori informazioni circa gli esiti della cura cambierebbe indiscutibilmente in modo positivo l'assistenza. Senza un'adeguata attenzione a questi esiti (qualità della vita) abbiamo solo la dimissione o la morte come risultato da cui partire per valutare l’attività di cura e l’assistenza.

Vedere il risultato del nostro lavoro, dell’impegno e del tempo speso, delle energie e delle risorse dedicate, ci permetterebbe di essere più lungimiranti nel lavoro di tutti i giorni, e questo comporterebbe inevitabilmente un salto della qualità dell’assistenza. Senza tralasciare quei labili confini emotivi che si instaurano durante il ricovero, ben descritti nel video mandato in onda proprio durante questa occasione.

La dimissione o la sopravvivenza non possono continuare ad essere l’unico indicatore di successo della cura

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