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Infermiera

Siringhe come pennelli. Così inietto l'arte alla vita

di Paola Botte

Il suo motto è "iniettare l'arte alla vita per renderla più colorata". Kimberly Joy Mallo Magbanua, che fa l'infermiera di professione, ha trovato un modo per unire il suo amore per l'arte della pittura al lavoro. Come? Dipingendo tele grazie all'uso di siringhe.

L’infermiera che dipinge con le siringhe

kimberly joy mallo magbanua

L'infermiera Kimberly Joy Mallo Magbanua

Il successo è arrivato quasi immediatamente, partendo dal Negros Occidentale, nelle Filippine, dove la giovane infermiera risiede, fino ad arrivare in quasi tutto il mondo. 

Sin da bambina sono rimasta affascinata dal mondo dell'arte e dai colori. Da sempre amo dipingere, così un giorno mentre ero a lavoro e stavo somministrando dei farmaci ai miei pazienti mi sono detta: “Perché non cerco di riempire le mie siringhe con pitture e le uso come strumento per fare la mia arte? spiega Kimberly intervistata da Nurse24.it.

Da lì ha iniziato a usarle al posto dei pennelli e a disegnare animali, uccelli in particolare e il volto di Cristo trovando ispirazione nella sua famiglia, in Dio e "nella bella vita che la circonda". 

A guardare i numerosi video postati dall'infermiera sulla sua pagina Facebook, è possibile notare l'abilità con cui Kimberly riesce a dipingere usando le siringhe. Eppure lei stessa confessa che non si tratta di una tecnica semplicissima.

Le siringhe si otturano spesso e bisogna ripulirle continuamente. Inoltre è necessario dosare la forza altrimenti si rischia di combinare un pasticcio dice. L'amore per la pittura però non è bastato per farle scegliere questa strada, perché in realtà Kimberly non nega di amare molto anche l'arte dell'infermieristica come la definisce. E non è disposta a sacrificarla per dedicarsi solo alla pittura. In fondo può farle entrambe.

Ho studiato al Riverside College. Nelle Filippine la laurea in infermieristica si ottiene dopo quattro anni di studi. Ho scelto di diventare infermiera - rivela - ispirandomi a mia zia che lo è da molto tempo, ma anche perché i miei nonni che sono malati sono costretti ad andare spesso in ospedale. Ho sempre voluto aiutarli e ho pensato che l'infermieristica fosse un modo per farlo. Per me non è solo una professione, ma una forma d'arte. Così come la pittura che mi seguirà per sempre, al di là del mio lavoro.

Kimberly ha già girato diversi reparti, da quello di ginecologia a quello pediatrico, fino al reparto chirurgico/medico. Quello che mi piace nell'infermieristica è che tu non tratti i pazienti solo fisicamente. Si tratta di uno studio olistico. Per essere un'infermiera efficiente, bisogna saperli curare fisicamente, emotivamente, mentalmente e spiritualmente. Anche se non è facile - ammette - visto che abbiamo un rapporto infermiere-paziente di 1 a 35.

Fortunatamente lavorare in un ospedale governativo le offre la possibilità di gestire con più serenità il suo tempo libero, in modo da poterlo investire proprio nella pittura. Di tutta questa improvvisa popolarità Kimberly non è altro che felice e dice: Non mi aspettavo che la gente apprezzasse e amasse le mie opere

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