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Ecm e attività di docenza: Il sistema crediti per i formatori

di Tiziano Garbin

I professionisti che svolgono attività di docenza - che è essa stessa un'attività formativa che implica studio, reperimento di materiali, aggiornamento personale, progettazione didattica - possono vedersi riconoscere dei crediti ecm. La normativa specifica che è necessario acquisire in qualità di discente almeno il 40% del proprio fabbisogno formativo triennale e questo significa che un docente può avere riconosciuti al massimo il 60% dei crediti per attività di docenza.

Formazione ed educazione continua in sanità: Crediti per docenti/formatori

Il professionista sanitario deve acquisire in qualità di discente almeno il 40% del proprio fabbisogno formativo triennale. I crediti acquisiti tramite autoformazione non possono superare il 10% del fabbisogno formativo triennale. La modalità di autoformazione è nuova e prevede esperienze formative senza accreditamento Ecm, svolte in autonomia come ad esempio attività di lettura-studio, ricerca scientifica e attività formative svolte all'estero.

Secondo l'agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali (Agenas) il docente o formatore si occupa di insegnare e di trasmettere contenuti (scientifici) ai discenti e deve essere un esperto pedagogico che attiva la costruzione del percorso formativo.

Questo percorso parte dall'analisi dei bisogni formativi, continua con l’elaborazione degli obiettivi, con la scelta delle tecniche didattiche e si conclude con l’organizzazione del piano di valutazione, sia formativo sia certificativo.

È compito di questa figura, dotata di capacità didattiche e contenutistiche, anche l'approfondimento e la scelta dei contenuti, eventualmente insieme a tutto il gruppo docente. La sua attività può espletarsi con maggiore efficacia negli eventi che si svolgono con la metodica della didattica attiva.

Entrando nel vivo della questione dei crediti ecm per professionisti che svolgono attività di docenza è importante ricordare che la preparazione alla docenza è essa stessa una grande attività formativa che implica studio, reperimento di materiali, aggiornamento personale, progettazione didattica e che quindi viene riconosciuta con l’attribuzione di crediti ecm.

È proprio su questa ultima area che sarà concentrata la nostra attenzione, in quanto riguarda i professionisti che fanno attività di docenza per i corsi ecm.

La tabella che segue mostra i diversi tipi di attività di docenza o tutoraggio che sono riconosciuti dal recente accordo stato-regioni.

Tipo di docenza/tutoraggio Crediti assegnabili
  • Docenze/Relazioni a eventi residenziali
  • Docenze/relazioni/tutoring a eventi FAD (tipologia 9)
  • Preparazione materiale durevole per eventi FAD e registrazioni per l’erogazione di un videocorso FAD (Docenza) (tipologia 7-8)
  • Coordinatore/Responsabile scientifico qualora svolga l’attività di Docenza in attività di training individualizzato, gruppi di miglioramento o attività di ricerca
1 credito per ½ ora (½ ora non frazionabile)
Tutoring per training individualizzato 1 credito l’ora (ore non frazionabili)
Tutor in aula per eventi accreditati 0,5 crediti/ora (ore non frazionabili)
Tutore formazione a distanza (FAD) 4 crediti/per mese di tutoraggio (fino ad un massimo di 24 crediti per evento)

Come si vede dalla tabella vengono stabiliti i crediti che il docente può ricevere per il suo contributo di formatore: la normativa prevede un massimo di 50 punti per ogni singolo evento.

Nel caso di una sessione svolta simultaneamente da più docenti, si applica il criterio generale di attribuzione di due crediti l’ora per ogni singolo co-docente.

Affinché i crediti possano essere erogati, la durata minima di una sessione per singolo docente, deve essere di almeno mezz’ora (in tal caso ad ogni singolo co-docente viene attribuito 1 credito).

Come anticipato in precedenza la normativa specifica che è necessario acquisire in qualità di discente almeno il 40% del proprio fabbisogno formativo triennale e questo significa che un docente può avere riconosciuti al massimo il 60% dei crediti per attività di docenza.

Questo provvedimento è necessario per garantire che anche il docente partecipi ad eventi formativi gestiti da un'altra persona, per apprendere nozioni diverse e nuove e vedere stili diversi dal suo. Inoltre gli eventi formativi potrebbero riguardare interessi e argomenti diversi tra ciò che si insegna e ciò che si apprende.

In conclusione le attività di docenza che svolgono gli infermieri e gli altri professionisti sanitari sono molto utili per l'autoapprendimento e per la crescita personale e impongono uno studio approfondito dell'argomento oggetto di didattica e la preparazione del materiale e del progetto didattico. Questo impegno è riconosciuto come formazione continua in medicina e porta giustamente ad acquisire punti ecm.

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