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Patologia

Varicocele: cause e sintomi del dolore al testicolo

di Ivan Loddo

Il varicocele è una patologia di origine vascolare a carico del testicolo, è rappresentata dalla dilatazione e dall'incontinenza delle vene testicolari (o spermatiche), il cui compito è quello di drenare il sangue dal testicolo. La patologia colpisce dal 15 al 20 % della popolazione maschile e si manifesta nel 30-40 % degli uomini con problemi di infertilità e sub-fertilità. Può insorgere già in età preadolescenziale, ma l'epoca in cui normalmente si manifesta è quella della maturazione sessuale, tra gli 11 e i 16 anni.

Cos'è il varicocele

Nei testicoli la stasi sanguigna può condurre ad alterazioni strutturali e metaboliche con conseguenti anomalie circa la crescita degli spermatozoi. Al microscopio è possibile osservare una loro alterazione dal punto di vista morfologico che ne condiziona la motilità e appunto la fertilità del paziente. Il ristagno di sangue in sede scrotale produce un sensibile innalzamento della temperatura media che può essere causa di modificazioni negative per la spermatogenesi.

Il varicocele può svilupparsi su entrambi i testicoli, ma, per ragioni legati all'anatomia dell'apparato riproduttivo, nel 95 % dei casi è il testicolo sinistro il principale interessato. Lo sviluppo a destra o bilaterale è piuttosto raro.

La patogenesi è tutt'oggi oggetto di studio per la comunità scientifica internazionale, la quale propone due principali tesi in merito alle cause che porterebbero allo sviluppo del varicocele.

Non vi sono purtroppo degli studi indiscutibili sui fattori di rischio della patologia, ma sembrerebbe che l'alta statura ed il sovrappeso siano degli elementi in grado di aumentare il rischio di manifestazione.

Il varicocele è una patologia prevalentemente asintomatica, ma che può talvolta manifestarsi con una serie di elementi quali dolore e gonfiore testicolare. Gli individui con varicocele possono presentare valori di testosterone e LH ridotti rispetto a quelli normali e livelli di alterati per quanto riguarda progesterone e follitropina.

Al fine di evitare spiacevoli complicazioni la diagnosi precoce è di primaria importanza, anche se la cura definitiva avviene solo attraverso il trattamento chirurgico o la scleroembolizzazione percutanea. Cause varicoceleCome già introdotto, le cause sulle ragioni che portano allo sviluppo del varicocele sono oggetto di dibattito. Il pensiero medico si concentra principalmente su due teorie cardine:

  • varicocele idiopatico;
  • varicocele secondario.

Secondo la prima tesi il varicocele origina a seguito della debolezza congenita delle vene e di un malfunzionamento delle valvole poste nella parete dei vasi venosi testicolari, capaci di favorire il ritorno di sangue al muscolo cardiaco. Questa alterazione determinerebbe il ristagno sanguigno con conseguente modificazione anatomica dei vasi, che prendono le sembianze di gomitoli inspessiti.

Il varicocele idiopatico, che si manifesta cioè senza cause apparenti, è più comune nei giovani adulti e negli adolescenti.

La seconda teoria propone come causa, quella di un "blocco" del flusso sanguigno a livello dei vasi addominali posti dopo le vene testicolari, ostruzione che determina il classico ristagno nelle vene testicolari e le conseguenti dilatazioni vasali. Tale blocco può essere dovuto alla presenza di masse tumorali, quali ad esempio un carcinoma renale.

Il varicocele secondario è una condizione che raramente colpisce gli individui con età inferiore ai 40 anni.

Sintomatologia e diagnosi varicocele

Il varicocele si presenta principalmente in maniera asintomatica, il paziente può non rendersi conto di esserne affetto in quanto il dolore non è sempre palesato. Il primo sintomo che porta a rivolgersi all'urologo o all'andrologo è sicuramente un gonfiore importante o moderato a livello testicolare: il testicolo colpito ha normalmente dimensioni superiori all'altro.

Il dolore, quando insorge, si rende notevole a seguito di una intensa attività fisica o se il paziente è rimasto in piedi per molte ore. Questo sintomo può regredire alla sera o in posizione supina.

La diagnosi è solitamente semplice per un medico specialista: può essere sufficiente un esame obiettivo associato, nei casi più complicati, ad un'ecografia scrotale.

Il medico valuta, con il paziente in posizione ortostatica, le dimensioni di entrambi i testicoli e palpa la sacca scrotale per verificare la presenza e la sede del dolore. Può essere utile eseguire la manovra di Valsalva.

A seguito di una attenta valutazione clinica è possibile classificare il varicocele in:

  • Varicocele subclinico: individuabile esclusivamente con esami diagnostici strumetali;
  • Varicocele di primo grado: valutabile soltanto dopo un aumento della pressione addominale ottenuta con la manovra di Valsalva attraverso la quale il paziente è invitato a trattenere il respiro e a spingere come se dovesse defecare;
  • Varicocele di secondo grado: individuazione della dilatazione dei vasi testicolari attraverso la palpazione senza la necessità della manovra di Valsalva;
  • Varicocele di terzo grado: dilatazione dei vasi testicolari piuttosto importanti visibili a occhio nudo con possibile tumefazione associata. In determinati casi (es. Infertilità) può essere utile una valutazione dei parametri spermatici.

Complicanze varicocele

Soltanto una bassa percentuale di pazienti con varicocele necessita di trattamenti specifici e presenta peggioramenti clinici tali dal rendere questa condizione invalidante. Fra le complicanze da varicocele rientrano:

  • Atrofia testicolare; la riduzione del volume del testicolo interessato è dovuta al ristagno di sangue non in grado di favorire una corretta circolazione sanguigna tale da sostenere la vita cellulare e incapace di eliminare le tossine e i prodotti di scarto dei tessuti irrorati.

Tali molecole, in caso di stazionamento prolungato, possono condurre il testicolo a danni di variabile gravità.

  • Infertilità; dovuta, come già spiegato, alla prolungata stasi sanguigna nelle vene spermatiche che determinerebbe un aumento di temperatura letale per la produzione di spermatozoi efficienti.

Terapia

L'indicazione al trattamento chirurgico è data dall'andrologo principalmente quando il varicocele è associato ad alterazione dello spermiogramma o a dolore a livello testicolare.

Il trattamento del varicocele può avvenire anche nelle seguenti condizioni:

  • adulti e adolescenti con varicocele sintomatico;
  • adolescenti con riduzione del volume testicolare sinistro > 2-3 ml rispetto al controlaterale (a scopo preventivo);
  • adolescenti avanzati con varicocele di 3° grado e progressivo deterioramento dei parametri seminali in follow-up di 1-2 anni;
  • maschi partners di coppia infertile da meno di tre anni, con anomalia della qualità seminale inspiegata.
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