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gravidanza

Cordocentesi o funicolocentesi

di Sara Visconti

La cordocentesi o funicolocentesi, consiste nel prelievo di sangue fetale dal cordone ombelicale, per escludere la presenza di disturbi genetici, infezioni o malattie rare. La cordocentesi è anche utilizzata per la somministrazione di farmaci o sangue al feto. Questa tecnica invasiva, è ormai in disuso perché “sostituita” da esami come l’amniocentesi e la villocentesi

I rischi della cordocentesi

Rispetto alle altre procedure, tale indagine invasiva comporta un maggiore numero di rischi:

  • sanguinamento del feto nel punto in cui è stato inserito l’ago. Si tratta della complicazione più frequente. Se si verifica un sanguinamento pericoloso per la sopravvivenza del nascituro può essere raccomandata una trasfusione
  • ematoma del cordone, consiste in una raccolta di sangue del feto, all’interno del cordone ombelicale, che può verificarsi durante o dopo la cordocentesi. Nella maggior parte dei casi, il nascituro non presenta alcun disturbo, in altri può verificarsi una riduzione temporanea della frequenza del battito del cuore.
  • riduzione temporanea della frequenza del battito del cuore del feto
  • infezioni uterine o fetali
  • sanguinamento materno-fetale, il sangue fetale, a seguito della cordocentesi, può entrare in contatto con quello materno ma l’entità del sanguinamento è, in genere, molto contenuta
  • rischio aggiuntivo di aborto, rispetto al rischio di aborto spontaneo presente in ogni gravidanza, che può arrivare fino a circa il 2%, sebbene non siano disponibili dati che permettano una stima esatta di tale complicazione

Quali risultati?

I risultati della cordocentesi sono, di solito, disponibili in pochi giorni. Forniscono una risposta di tipo “sì” o “no” per la presenza di anomalie genetiche come, per esempio, la sindrome di Down, o di alcune malattie del sangue, come la malattia emolitica del neonato o di infezioni fetali. In caso di presenza di infezioni o anemie fetali, il ginecologo di riferimento valuterà le opzioni di cura.

In caso di anomalie cromosomiche o di altre malattie congenite del feto, la consulenza genetica può essere d’aiuto nel fornire alla coppia tutte le informazioni utili per favorire decisioni appropriate.

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