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ginecologia

Menopausa e terapia ormonale sostitutiva (TOS)

di Corradino Ignelzi

La terapia ormonale sostitutiva (TOS) può essere un aiuto ad affrontare i disagi legati alla menopausa come vampate, sudorazioni e problemi del sonno, che possono compromettere l'attività lavorativa, le relazioni sociali e la vita di coppia, ma - al contrario di come si è erroneamente supposto - non è efficace per la prevenzione dei problemi delle malattie cardiovascolari o l'osteoporosi. La terapia ormonale sostitutiva utilizza due ormoni riprodotti in laboratorio analoghi degli estrogeni e dei progestinici. La TOS può contenere entrambi questi ormoni (TOS combinata) o soli estrogeni. È consigliata la TOS combinata, perché l'assunzione dei soli estrogeni aumenta il rischio di sviluppare un tumore dell'endometrio.

Terapia ormonale sostitutiva in menopausa

La menopausa, spesso erroneamente associata al concetto di malattia, è un momento fisiologico della vita sessuale della donna con la quale termina il periodo fertile. Si verifica tra i 45 e i 55 anni di età, ma sono frequenti menopause precoci e tardive.

Con la menopausa le ovaie cessano la loro attività, diminuisce nel sangue la quantità degli estrogeni che collaborano a regolare il ciclo mestruale e ciò determina l’assenza di mestruazioni e l’inizio di disturbi non sempre ben tollerati.

La terapia ormonale sostitutiva (TOS) può essere un aiuto ad affrontare i disagi come vampate, sudorazioni e problemi del sonno, che possono compromettere l'attività lavorativa, le relazioni sociali e la vita di coppia, ma - al contrario di come si è erroneamente supposto - non è efficace per la prevenzione dei problemi delle malattie cardiovascolari o l'osteoporosi.

Non è indicata in caso: di precedente tumore al seno, alle ovaie o all'utero, coagulopatie, ipertensione, malattie epatiche.

Per tali motivi prima di cominciare la TOS è necessaria la valutazione del medico, che dopo l’opportuna anamnesi e dopo l’esecuzione di esami ematici, tenendo conto dei benefici e dei rischi, delle esigenze personali e dei dosaggi, può consigliare il farmaco e la forma di somministrazione più adatti tra:

  • compresse
  • cerotto
  • gel
  • ovuli
  • creme vaginali

La terapia ormonale sostitutiva utilizza due ormoni riprodotti in laboratorio analoghi degli estrogeni e dei progestinici. La TOS può contenere entrambi questi ormoni (TOS combinata) o soli estrogeni. È consigliata la TOS combinata, perché l'assunzione dei soli estrogeni aumenta il rischio di sviluppare un tumore dell'endometrio. Quest’ultima terapia è raccomandata alle donne che hanno subito un’isterectomia.

La TOS si può somministrare in:

Compresse Cerotto cutaneo Gel Ovuli o creme vaginali
Contengono estrogeni o estrogeni e progesterone. Questa modalità aumenta il rischio trombosi venosa Modalità più utilizzata; vanno sostituiti in base ai diversi dosaggi e contengono estrogeni o estrogeni e progesterone Contiene solo estrogeni, va spalmato una volta al giorno sulla pelle Contengono solo estrogeni, hanno un’azione topica e riducono i disturbi genitali come prurito, senso di secchezza vaginale, dolore durante i rapporti sessuali o infezioni ricorrenti del tratto urinario

Esistono anche terapie e metodi alternativi per controllare i disturbi della menopausa consigliati a chi non può o non vuole assumere una terapia ormonale. Ma anche per questi sistemi è opportuno chiedere consiglio al proprio medico. Essi sono:

  • Ormoni naturali di origine vegetale
  • Rimedi a base di erbe
  • Cambiamenti dello stile di vita come l’attività fisica, smettere o ridurre di fumare, limitare l’assunzione di alcool, caffeina e cibi piccanti, rimanere sessualmente attivi.

Sia si assuma la TOS che in caso contrario, è sempre opportuno seguire un regime dietetico controllato, favorire alimenti ricchi di fibra alimentare, vitamine e sali minerali, ridurre i grassi e i cibi troppo salati e favorire l’attività fisica.

Alternative alla terapia ormonale sostitutiva in menopausa

Durante la menopausa la donna accusa dei disturbi per i quali esistono cure e rimedi utili ad alleviare alcuni sintomi e a non compromettere una buona qualità di vita.

La terapia ormonale sostitutiva (costituita da analoghi degli estrogeni e/o progestinici) può essere un valido aiuto, ma quando la donna non può o non vuole affidarsi a una terapia ormonale, esistono alternative naturali, cioè a base di erbe.

Anche per queste terapie è opportuno rivolgersi al medico, poiché i composti presentano dei rischi da valutare attentamente prima dell’assunzione. Inoltre è importante sottolineare che non esistono sufficienti studi scientifici che ne dimostrino la reale efficacia.

Molto importante è il cambiamento dello stile di vita con un regime dietetico controllato, favorire alimenti ricchi di fibra alimentare, vitamine e sali minerali e ridurre i grassi e i cibi troppo salati.

Favorire l’attività fisica che aiuta a ridurre le vampate, le sudorazioni e l’incontinenza urinaria e migliora l’umore e la qualità del sonno oltre a essere utile nella prevenzione e nella cura dell’ipertensione e dell’eccesso di grassi nel sangue.

È consigliabile smettere di fumare o comunque diminuire il più possibile il numero di sigarette per ridurre il rischio di malattie cardiache, ictus, osteoporosi, cancro.

Limitare le bevande calde, la caffeina, i cibi piccanti, l’alcol e lo stress aiuta a ridurre le vampate di calore.

Per attenuare i fastidi vaginali si posso utilizzare gel, creme o ovuli a base di estrogeni (hanno una azione locale e no sistemica) o farmaci da banco come creme a base di acqua e idratanti. Anche rimanere sessualmente attivi aiuta poiché aumenta il flusso di sangue alla vagina.

Rafforzare i muscoli del pavimento pelvico con esercizi fisici semplici ed efficaci aiuta a contrastare l’incontinenza urinaria. Da controllare l’aumento del peso poiché la carenza di estrogeni riduce il metabolismo, favorisce l’accumulo di grassi tra i fianchi e il torace e aumenta il rischio per patologie cardi-vascolari.

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