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Assistenza Infermieristica

Gestione del dolore acuto e cronico

di Daniela Berardinelli

Dolore

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L’ampia portata del “problema dolore” dimostra l'evidente necessità di un'educazione specifica su questi aspetti per i professionisti della salute. La International Association for the Study of Pain (IASP) suggerisce lo sviluppo di un programma formativo specifico per diffondere e valorizzare il più possibile lo studio e la gestione del dolore. Il ruolo dell’infermiere - e la responsabilità che ne consegue - nella valutazione e trattamento del dolore richiedono che vengano acquisite maggiori conoscenze specifiche riguardo: i meccanismi d’azione del dolore, l’epidemiologia, le possibili barriere al controllo del dolore, le condizioni associate che possono influenzare la percezione del dolore, metodi efficaci e riproducibili di rilevazione e trattamento.

Dolore acuto e cronico, competenze infermieristiche secondo IASP

La valutazione e gestione del dolore sono un aspetto centrale della professione infermieristica e di tutte le sue attività di care. La consapevolezza di quanto il dolore non sia solo più considerato un sintomo, bensì un problema multidimensionale che richiede conoscenza, competenza e professionalità, è sempre più presente nei professionisti.

I riferimenti legislativi e deontologici (DM 739 del 1994, Legge 38/2010, Codice Deontologico 2019 ci hanno già ampiamente illustrato l'importanza della professione infermieristica nella gestione del dolore, dato il suo rapporto esclusivo con il paziente.

L’ampia portata del “problema dolore” dimostra l'evidente necessità di un'educazione specifica su questi aspetti per i professionisti della salute. La International Association for the Study of Pain (IASP) suggerisce lo sviluppo di un programma formativo specifico per diffondere e valorizzare il più possibile lo studio e la gestione del dolore.

Le competenze auspicate a riguardo andrebbero così ad enfatizzare l'aspetto umano della cura e del prendersi cura, rispondendo ad un reale bisogno del paziente. La complessità della valutazione e gestione del dolore includono come questo venga osservato, valutato, interventi multidisciplinari, collaborazione interprofessionale (elemento imprescindibile) ed applicazione di specifiche competenze da adattare a plurimi contesti (ospedale, territorio, domicilio).

Tutti gli infermieri devono essere in grado di valutare e trattare il dolore e possedere un curriculum di competenze specifiche in merito, a carattere universale, potrebbe migliorare notevolmente la gestione del dolore a livello internazionale.

Il rapporto privilegiato che intercorre quotidianamente tra infermiere e paziente pone il professionista in una posizione cruciale e gli conferisce un ruolo fondamentale nel management del dolore.

Secondo l’IASP all’infermiere nella gestione del dolore acuto e cronico compete:

  • Identificare il paziente con dolore
  • Effettuare una valutazione completa del dolore, incluso l’impatto sulla sua vita socio-familiare
  • Compiere azioni per il controllo del dolore con rivalutazione dell’efficacia

Il ruolo dell’infermiere - e la responsabilità che ne consegue - nella valutazione e trattamento del dolore richiedono che vengano acquisite maggiori conoscenze specifiche riguardo: i meccanismi d’azione del dolore, l’epidemiologia, le possibili barriere al controllo del dolore, le condizioni associate che possono influenzare la percezione del dolore, metodi efficaci e riproducibili di rilevazione e trattamento.

Paziente con dolore: i principi guida della formazione dell’infermiere

I principi che, secondo l’IASP, dovrebbero guidare la formazione infermieristica prevedono:

  • La comprensione del dolore come fenomeno multidimensionale, biopsicosociale che include fattori sociali, psicologici e biologici
  • La conoscenza della variabilità del dolore che può assumere diverse intensità (acuto, persistente, o combinazione di acuto e cronico) e dell’eziologia che può guidarne la valutazione e il trattamento
  • La valutazione con metodi efficaci, validi e riproducibili come le scale di valutazione che devono essere adattate allo stato del paziente e alla sua condizione (neonati, pazienti con demenza
  • Il diritto di tutti i pazienti al miglior trattamento possibile con il coinvolgimento, se il paziente lo desidera, dei propri familiari
  • La documentazione in maniera chiare ed univoca della rilevazione e del trattamento all’interno della cartella clinica
  • L’educazione terapeutica al paziente e ai suoi familiari nel management del dolore come elemento fondamentale
  • L’essenzialità degli infermieri come membri del team di pain management

Paziente con dolore: gli obiettivi della formazione dell’infermiere

Gli obiettivi che, secondo l’IASP, la formazione infermieristica dovrebbe perseguire sono:

  • L’ applicazione delle conoscenze di anatomia, fisiologia, psicologia e sociologia nell’assessment e management del paziente con dolore
  • La distinzione tra le diverse tipologie di dolore (acuto, persistente, episodico intenso) per quanto concerne i meccanismi d’azione, la valutazione e il trattamento del dolore
  • Il riconoscimento delle conseguenze di un mancato trattamento antalgico
  • L’utilizzo di metodologie di valutazione e pianificazione assistenziale evidence-based
  • L’identificazione di potenziali fattori ostacolanti nella valutazione e nel trattamento del dolore
  • Il riconoscimento delle persone più a rischio di provare dolore e l’introduzione di azioni di rimedio
  • L’erogazione di informazioni a pazienti e familiari riguardo la possibilità di trattamento del dolore
  • La valutazione dell’appropriatezza prima della somministrazione del farmaco analgesico e successivamente del suo effetto sulla riduzione del dolore
  • Il riconoscimento e controllo di eventuali effetti avversi dovuti alla somministrazione farmacologica
  • Il precoce riconoscimento di condizioni di non aderenza o scarsa efficacia del trattamento terapeutico antalgico e discussione collegiale di strategie per risolvere il problema
  • L’applicazione di misure fisiche e psicologiche per la riduzione del dolore (ad es. cambio di postura, erogare informazioni accurate, tecniche di rilassamento e distrazione)
  • L’ essere membro attento ed attivo all’interno del team multidisciplinare per la valutazione e trattamento del dolore, considerando parte integrante il paziente e i suoi familiari
  • L’ identificazione in maniera chiara, realistica e condivisa degli obiettivi da perseguire nella gestione del dolore
  • La documentazione in maniera accurata la valutazione del dolore
  • La comunicazione efficace, empatica con il paziente, i suoi familiari e tutti i membri del team multidisciplinare
  • La riflessione sulla propria pratica clinica per poter migliorare l’assistenza ai pazienti con dolore
  • Il riconoscimento di eventuali carenze nella propria formazione per porre azioni di miglioramento

Gli studi sul comportamento dell'infermiere nel trattamento del dolore

Uno studio pubblicato sulla rivista l’Infermiere nel 2017 aveva già descritto il lavoro di un gruppo di infermieri di medicina interna dell’associazione A.N.I.M.O (Associazione Nazionale Infermieri Medicina Ospedaliera) riguardo l’elaborazione di un documento evidence per orientare i comportamenti degli infermieri nel trattamento del dolore persistente.

Un recente studio israeliano condotto su una popolazione geriatrica ha dimostrato che più gli infermieri avevano una conoscenza specifica nella gestione del dolore minore erano le discrepanze rispetto alla gestione raccomandata dalle linee guida internazionali.

Inoltre, anche il rapporto numerico infermiere/paziente influisce sulla valutazione del dolore, minore è il numero di pazienti che un infermiere deve assistere maggiore è il rispetto delle linee guida.

Cosa dice la Joint Commission

La Joint Commission, il cui compito è quello di garantire che le organizzazioni sanitarie rispettino specifici standard di assistenza e cura, richiede alle strutture sanitarie di:

  • Identificare la valutazione e gestione del dolore, inclusa la prescrizione sicura dei farmaci oppiodi, come priorità organizzativa
  • Coinvolgere i professionisti sanitari e, tramite azioni di leadership, implementare azioni volte a migliorare la qualità delle cure, dei trattamenti, nel rispetto della sicurezza dei pazienti
  • Valutare e trattare il dolore minimizzando il più possibile i rischi associati ai trattamenti
  • Documentare, raccogliere dati ed analizzarli per valutare e migliorare la propria performance.

A che punto siamo con la nostra formazione universitaria

L’Ateneo di Roma ha recentemente indagato con uno studio descrittivo la formazione al dolore nei Corsi di Laurea in Infermieristica italiani e ha verificato la concordanza degli stessi con gli standard stabiliti dal Consensus Curriculum della IASP.

Dopo una consultazione dei programmi pubblicati online è emerso che il 42% dei Corsi di Laurea in Infermieristica offre dei corsi specifici riguardo il dolore, in generale però l’insegnamento sembra essere distribuito su diverse discipline come le scienze infermieristiche, l’anestesiologia e la farmacologia.

I contenuti dei programmi paiono essere in linea con quelli identificati dalla IASP, ma è auspicabile che i curricula delle Università italiane si uniformino in merito ad una materia di studio così importante e fondamentale per garantire una pronta, qualificata ed adeguata assistenza al paziente, come raccomandato dalle linee guida internazionali e dagli organismi scientifici di riferimento.

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