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Patologia

Infezione da Herpes Simplex Virus

di Ilaria Campagna

L’Herpes Simplex è un virus della famiglia degli Herpesviridae e si divide in Herpes Simplex Virus di tipo 1 (HSV-1) e Herpes Simplex Virus di tipo 2 (HSV-2). La trasmissione dell’HSV-1, responsabile dell’Herpes Orale avviene con le goccioline di saliva, attraverso baci e condivisione di oggetti personali. L’HSV-2 responsabile dell’Herpes Genitale viene invece trasmesso con rapporti sessuali non protetti; il contagio può avvenire anche durante il parto, tra la madre e il neonato. L’Herpes Simplex Virus si manifesta con eritema vescicolare localizzato nella sede dell’infezione ed è spesso accompagnato da febbre, mal di testa, dolori muscolari e malessere generalizzato. La diagnosi è perlopiù clinica, ma possono essere effettuati test di laboratorio per isolare il virus a partire dalle vescicole. Il trattamento si basa sull’utilizzo di farmaci antivirali e sull’adozione di adeguate norme igieniche. Il virus però non viene eliminato totalmente con la terapia, ma rimane latente all’interno dell’organismo, per poi riattivarsi in seguito a numerosi eventi. È quindi di fondamentale importanza la prevenzione. A livello globale sono circa 3,7 miliardi le persone sotto i 50 anni che hanno un'infezione da Herpes Simplex Virus di tipo 1 e 417 milioni quelle che hanno un'infezione da Herpes Simplex Virus di tipo 2. 


Cos’è l’Herpes Simplex

La trasmissione dell’HSV-1, responsabile dell’Herpes Orale avviene con le goccioline di saliva

L’Herpes Simplex è un virus della famiglia degli Herpesviridae che causa infezioni, spesso recidivanti, a carico di cute e mucose. La manifestazione caratteristica dell’infezione da Herpes Simplex Virus è la comparsa di vescicole sierose, pruriginose e dolorose.

L’Herpes Simplex Virus si divide in:

  • Herpes Simplex Virus di tipo 1 (HSV-1): è il virus responsabile dell’Herpes Orale e nello specifico dell’Herpes Labiale; questa è la forma più diffusa (e anche la più contagiosa) di infezione da HSV-1 in tutto il mondo. L’infezione da Herpes Simplex Virus di tipo 1 è frequente soprattutto nei primi 5 anni di vita. Oltre all’Herpes Orale, in alcuni casi l’HSV-1 può dare luogo anche a Herpes Genitale
  • Herpes Simplex Virus di tipo 2 (HSV-2): questo tipo di virus si trasmette per via sessuale ed è il responsabile dell’infezione nota come Herpes Genitale

Come si trasmette l’Herpes Simplex Virus


L’Herpes Simplex Virus di tipo 1 si trasmette con la saliva, quindi attraverso baci, condivisione di stoviglie, oggetti personali (ad esempio spazzolino da denti, balsamo per le labbra etc.) e, in alcuni casi, attraverso il sesso orale con una persona infetta.

L’Herpes Simplex Virus di tipo 2 si trasmette invece in seguito a rapporti sessuali non protetti, attraverso il contatto con i fluidi corporei e le mucose di una persona infetta. Oltre alla presenza nei diversi fluidi corporei, nella cute e nelle mucose, il virus è rintracciabile anche nel siero contenuto nelle vescicole caratteristiche dell’infezione.

Il contagio, infatti, può avvenire anche per contatto diretto con le vescicole rotte e spesso si verifica nella stessa persona che, toccando le aree infette e poi quelle sane, trasmette il virus a zone diverse del proprio corpo.


Il periodo di incubazione del virus è compreso tra 2 e 12 giorni e la contagiosità è maggiore quando i sintomi sono presenti, ma la trasmissione può avvenire anche in loro assenza. Spesso, dopo una prima fase caratterizzata da eruzione cutanea, febbre e vescicole - che dura tra le 2 e le 3 settimane - il virus rimane latente per molto tempo all’interno dell’organismo, nei gangli nervosi.

Questo può poi riattivarsi in seguito a numerosi eventi, come:

  • Esposizione eccessiva alla luce solare
  • Ciclo mestruale
  • Interventi chirurgici
  • Traumi
  • Altre infezioni
  • Stress fisici o emotivi
  • Sistema immunitario compromesso
  • Malattie febbrili
  • Gravidanza
  • Carenze nutrizionali
  • Allattamento

La trasmissione dell’infezione da Herpes Simplex Virus può avvenire anche durante il parto, da parte di una madre che presenta Herpes Genitale al proprio bambino, con conseguenze anche molto gravi.


Infine, sono particolarmente a rischio di contrarre l’Herpes Simplex Virus in forma grave tutte le persone con un sistema immunitario compromesso a causa di:

Sintomi di infezione da Herpes Simplex Virus


Le manifestazioni cliniche dell’infezione da Herpes Simplex Virus seguono una sequenza specifica:


  1. Infezione primaria

  2. Fase di latenza

  3. Riattivazione con infezioni ricorrenti

In molti casi le infezioni da Herpes Simplex Virus sono asintomatiche, tanto che molti individui sono portatori sani del virus, ma non hanno mai sperimentato l’infezione in fase attiva e quindi i sintomi.

In generale la fase primaria dell’infezione da Herpes Simplex Virus è caratterizzata dalla presenza di eritema vescicolare localizzato nella sede dell’infezione. Le vescicole, generalmente di colore rossastro sono piccole e tondeggianti e si manifestano con dolore, prurito e rossore. Questa fase dell’infezione può essere caratterizzata anche dalla presenza di febbre, mal di testa, dolori muscolari e malessere generalizzato.


Nelle infezioni da HSV-1 possono essere presenti anche linfonodi del collo ingrossati e mal di gola, mentre in quelle da HSV-2 sensazione di formicolio a genitali, glutei e cosce, minzione dolorosa e, nelle donne, perdite vaginali.


In 7-12 giorni ha luogo il processo riparativo delle vescicole, che iniziano a seccarsi e si formano delle croste di colore bianco-giallastro; nelle persone con un sistema immunitario compromesso il processo riparativo delle vescicole può essere più lento.


Nella maggior parte dei casi le lesioni guariscono completamente senza lasciare tracce, tuttavia in alcuni casi - specie se a causa di infezioni ricorrenti nelle stesse zone - possono infettarsi, lasciando piccole cicatrici.


L’infezione da Herpes Simplex Virus può manifestarsi in vari modi.

Herpes orale


L’Herpes orale è la forma di herpes più diffusa ed è caratterizzata dalla presenza di vescicole sul viso, nello specifico su labbra, narici, guance, interno della bocca (lingua e/o gengive) e più raramente occhi.

La presenza delle lesioni erpetiche si associa a dolore, prurito e diminuzione della sensibilità nella zona interessata, oltre a febbre, mal di testa, linfonodi ingrossati, dolori muscolari e malessere generalizzato.

Nella prima infanzia l’infezione si presenta maggiormente sotto forma di Gengivo-Stomatite Erpetica.

Herpes genitale

L’Herpes Genitale è causato da Herpes Simplex Virus di tipo 2, ma in rari casi può essere causato anche da Herpes Simplex Virus di tipo 1.

Si contrae attraverso rapporti sessuali non protetti e si presenta con vescicole ai genitali localizzate sul pene, sullo scroto e intorno all'ano negli uomini. Nelle donne si localizzano invece all’ingresso e all’interno della vagina, sulle grandi e piccole labbra, sul clitoride e intorno all’ano. Le vescicole possono essere presenti anche sulla parte interna delle cosce e sui glutei.

Queste manifestazioni possono essere accompagnate da febbre, dolori muscolari, malessere generalizzato, mal di testa, affaticamento, ma anche dolore e prurito nella zona interessata, minzione dolorosa, linfonodi inguinali ingranditi, secrezioni dall’uretra e nelle donne dalla vagina.

In alcuni casi possono essere presenti anche lieve formicolio o dolore alle gambe, ai fianchi e ai glutei. Questo tipo di infezione rappresenta la causa maggiore di lesioni ulcerative ai genitali e può essere molto pericolosa nelle donne in gravidanza, a causa del rischio di contagio del neonato al momento del parto.

Diagnosi di infezione da Herpes Simplex Virus

La diagnosi di infezione da Herpes Simplex Virus si pone attraverso:

  • Valutazione clinica: si basa sul riscontro delle vescicole caratteristiche e nella maggior parte dei casi è sufficiente anche da sola per porre diagnosi

  • Esami di laboratorio: può essere eseguito il test di Tzanck, caratterizzato dal raschiamento superficiale della base di una vescicola scoppiata da poco e per una diagnosi definitiva, un tampone della lesione con successiva valutazione colturale e della PCR (reazione a catena della polimerasi). L’esame della PCR può essere eseguito anche su liquido cerebrospinale ed è utile in caso di encefalite erpetica

  • RM: può essere utile nei casi di encefalite erpetica

Come si cura l’infezione da Herpes Simplex

Le infezioni da Herpes Simplex Virus non possono essere risolte in modo definitivo e il trattamento, orientato solo al miglioramento dei sintomi, si basa sull’utilizzo di antivirali per via endovenosa, orale o per uso topico:


  • Aciclovir

  • Valaciclovir

  • Famciclovir

  • Penciclovir

  • Idoxuridina 

  • Foscarnet: è utilizzato nelle infezioni resistenti ad Aciclovir

  • Trifluridina topica: è utilizzato nella cheratite da HSV


Ulteriori trattamenti e accortezze utili sono anche:

  • Antibiotici topici o sistemici: sono utilizzati per trattare le sovra-infezioni batteriche delle vescicole

  • Anestetici locali: ad esempio lidocaina viscosa, benzocaina e diclonina per alleviare i sintomi

  • Cloruro di alluminio: sono utilizzati per lenire il dolore e il bruciore dato dalle vescicole

  • FANS per uso topico

  • Crema cicatrizzante
  • Crema idratante: l’applicazione di una crema idratante più volte al giorno può aiutare ad alleviare sintomi come bruciore, irritazione e macerazione cutanea

  • Dieta adeguata: è fondamentale assumere molti liquidi e consumare una dieta leggera, ricca di vitamine, minerali e grassi essenziali omega 3, utili per le loro proprietà antinfiammatorie. È importante anche evitare cibi e liquidi troppo caldi e/o troppo freddi, per non irritare le zone lesionate dall’infezione

Complicanze dell’infezione da Herpes Simplex


Le complicanze dell'infezione da Herpes Simplex Virus includono:


  • Eczema erpetico

  • Infezione polmonare

  • Necrosi della retina

  • Herpes persistente

  • Esofagite erpetica 

  • Epatite: questa complicanza può portare all’insorgenza di insufficienza epatica

  • Encefalite/Meningite

  • Infezioni disseminate: possono verificarsi in persone con un sistema immunitario compromesso

  • Colite
  • Ulcere perianali


Infezione da Herpes Simplex Virus in gravidanza

Le donne in gravidanza che hanno un’infezione da Herpes Simplex Virus hanno un rischio maggiore di aborto spontaneo, ridotta crescita fetale, parto prematuro e trasmissione al neonato al momento del parto (90% dei casi), specialmente se sono presenti vescicole vaginali in fase attiva.

La trasmissione al feto attraverso la placenta è piuttosto rara (5% dei casi), così come la possibilità di contagio e di infezione del neonato dopo la nascita (5-10% dei casi).


Se la donna contrae l’infezione da Herpes Simplex Virus per la prima volta durante la gravidanza, le probabilità di contagiare il feto sono piuttosto alte (60%), perché la localizzazione più frequente delle vescicole è sul collo dell’utero.

Al contrario, in caso di riattivazione del virus le probabilità di contagio sono quasi nulle (2-3%), sia perché la localizzazione delle lesioni sul collo dell’utero è più rara sia perché la mamma ha passato al bambino gli anticorpi necessari.


Fondamentale per stabilire il rischio di contagio è anche l’epoca della gravidanza, poiché se l'infezione viene contratta durante i primi 6 mesi di gestazione il rischio per il bambino è più basso. Al contrario, se l’infezione da Herpes Simplex Virus viene contratta durante l’ultimo trimestre di gestazione e ancora di più in prossimità del parto, il rischio è decisamente elevato (80%).


Di conseguenza, quando una donna in gravidanza presenta segni e sintomi compatibili con un’infezione da Herpes Simplex Virus nell’area dei genitali o nel caso in cui gli esami di laboratorio evidenzino un’infezione recente, è fondamentale ricorrere a un taglio cesareo per evitare il contagio del neonato al momento del parto.


In caso di contagio del neonato, infatti, le conseguenze potrebbero essere anche molto gravi; la forma più frequente (45% dei casi) e anche meno rischiosa di Herpes Neonatale - se trattata adeguatamente - è quella localizzata su cute, occhi e bocca. Molto più rischiose sono le forme disseminate o con interessamento del sistema nervoso centrale, poiché caratterizzate da un rischio concreto di sviluppare disabilità permanenti e/o andare incontro a morte.


Il neonato deve quindi essere monitorato attentamente nelle settimane successive alla nascita per rintracciare eventuali segni e sintomi sospetti - poiché potrebbero comparire anche tardivamente, tra i 10 giorni e le 6 settimane dopo il parto - al fine di iniziare precocemente il trattamento con farmaci antivirali.


Prevenzione

L’Herpes Simplex Virus è altamente contagioso e non viene eliminato dalla terapia antivirale, di conseguenza è fondamentale mettere in atto alcune misure preventive che mirano a ridurre la trasmissione:

  • Evitare di condividere oggetti personali: stoviglie, spazzolini da denti, asciugamani, rasoi etc.

  • Evitare il contatto con lesioni erpetiche attive: ad esempio non baciare soggetti con vescicole orali e astenersi dai rapporti sessuali in caso di vescicole sui genitali

  • Evitare il sesso non protetto: limitare il numero di partner sessuali e fare sesso protetto può aiutare a prevenire il contagio durante la fase acuta dell’infezione, anche se questa misura da sola non basta. Il contagio infatti, potrebbe avvenire in seguito al contatto con aree non coperte dal profilattico

  • Misure igieniche adeguate: è fondamentale lavare spesso le mani, non condividere oggetti personali ed evitare il più possibile di grattarsi e toccare prima le zone infette e in seguito altre zone del proprio corpo non interessate dall’infezione, al fine di evitare il contagio e le infezioni secondarie delle lesioni
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