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COVID-19

Il peso emotivo che vivono gli infermieri durante l’emergenza

di Alberto Dionigi

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L’epidemia da coronavirus dilaga sempre più velocemente in Italia e nel resto del mondo. Il numero di contagiati cresce in maniera esponenziale, portando ad un sovraccarico di pazienti negli ospedali. Da diverse settimane medici, infermieri ed operatori sanitari lavorano senza sosta, per fronteggiare un’emergenza sanitaria senza precedenti, di cui nessuno conosce la durata. Tutto il personale sanitario è sottoposto ad uno stress emotivo altissimo: una pressione difficile da sostenere e che, se non gestita in tempo, può portare ad un crollo emotivo. Gli infermieri sono la categoria più sottoposta a stress. Ciò è dovuto alla natura del lavoro, che li porta a rimanere a stretto contatto con i pazienti per lungo tempo, esponendoli continuamente ad emozioni intense con un notevole impatto sul proprio benessere (Huang & rong Liu 2020). Pertanto, i problemi emotivi degli infermieri durante l'epidemia di COVID-19 meritano grande attenzione.

Covid-19: come gestire le emozioni e tenere lo stress sotto controllo

Il perdurare della situazione di emergenza può portare al cronicizzarsi ed avere gravi conseguenze psicologiche

Oltre allo stress fisico, il personale sanitario deve anche affrontare enormi oneri mentali (Siyu et al., 2020). Tra i fattori maggiormente stressanti dovuti alla rapida diffusione di COVID-19 ci sono: l’alta facilità di contagio, la letalità nei casi più gravi ed il fatto che non vi sia ancora un farmaco specifico per prevenire o curare l’infezione.

Questa situazione è aggravata dalla carenza di personale sanitario, che porta gli operatori ad estenuanti turni di lavoro e la conseguente carenza di riposo e di sonno.

Inoltre, il personale sanitario deve fare i conti con una serie di emozioni negative quali la paura di essere infettati, la stanchezza mentale data dalla continua permanenza in ambienti di lavoro speciali, il disagio fisico e mentale causati dall’utilizzo di protezioni speciali (e anche la rabbia, nel caso in cui queste non siano disponibili), così come la tristezza ed il senso d’impotenza di fronte alla sofferenza e morte di pazienti critici.

Un ulteriore aspetto psicologico di cui tenere conto è dato dall’isolamento percepito a causa della separazione a lungo termine dai propri familiari. Sebbene questa situazione possa suscitare una vasta gamma di risposte emotive, non tutti sperimentano lo stesso impatto.

Effetti psicologici a medio e lungo termine sugli operatori sanitari

Quali sono gli effetti psicologici a medio e lungo termine sugli operatori sanitari? Una risposta univoca non è possibile. Un fattore determinate è dato dalla personalità di ciascun operatore e dalle strategie che vengono messe in atto per fronteggiare gli stress.

Come aiutare gli operatori sanitari da un punto di vista psicologico

È fondamentale offrire un supporto psicologico a chi lavora in prima linea, a stretto contatto con i pazienti affetti da COVID-19. Ora. Senza lasciare correre il tempo e favorire il cronicizzarsi dei sintomi.

Purtroppo questo non è sempre possibile ed è opportuno che gli infermieri mettano in atto alcune strategie specifiche, per gestire al meglio lo stress.

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