Nurse24.it

COVID-19

Come si esegue il test rapido per diagnosi di infezione

di Redazione

I test sierologici sono molto importanti nella ricerca e nella valutazione epidemiologica della circolazione virale. Diversamente, come attualmente anche l'OMS raccomanda, per il loro uso nell'attività diagnostica d’infezione in atto da SARS-CoV-2, necessitano di ulteriori evidenze sulle loro performance e utilità operativa. In particolare, i test rapidi basati sull’identificazione di anticorpi IgM e IgG specifici per la diagnosi di infezione da SARS-CoV-2, secondo il parere espresso dal CTS, non possono, allo stato attuale dell’evoluzione tecnologica, sostituire il test molecolare basato sull’identificazione di RNA virale dai tamponi nasofaringei secondo i protocolli indicati dall’OMS. È quanto chiarisce la nuova circolare del Ministero della Salute su “Aggiornamento delle indicazioni sui test diagnostici e sui criteri da adottare nella determinazione delle priorità e sulle indicazioni relative alla diagnosi di laboratorio”, diffusa venerdì 3 aprile 2020. Nonostante ciò, vediamo meglio l’utilizzo di questi kit rapidi e come interpretarli.

Perché i test rapidi non sono usati per diagnosi di infezione SARS-CoV-2

Come per tutte le infezioni virali, anche nel caso da infezione da SARS-CoV-2 il sistema immunitario produce anticorpi diretti verso le proteine dell’involucro virale. Alcuni di questi anticorpi, detti IgM, sono prodotti nella fase iniziale dell’infezione e si ritrovano nel sangue a partire, in media, da 4-7 giorni dopo la comparsa dei sintomi e tendono poi a scomparire nel giro di qualche settimana.

Altri anticorpi, detti IgG, sono prodotti più tardivamente e si ritrovano nel sangue a partire, in media, da un paio di settimane dopo la comparsa dei sintomi e permangono poi per diversi mesi.

Nonostante diverse aziende, anche italiane, abbiano prodotto questo tipo di test, riportando alti livelli di sensibilità e specificità, come riportato dall’OMS la metodica per la diagnosi certa di infezione da Sars-coV-2 è il tampone nasofaringeo.

Il limite principale di un test del genere può risiedere nella tempistica. Ovvero, se questo test rapido viene eseguito in un tempo molto precoce al contagio si può andare in contro ad un falso negativo. Ad esempio, un soggetto entrato a contatto con il SARS-CoV-2 da poco tempo può non aver ancora prodotto le IgM e quindi risulterà negativo al test rapido, ma positivo al test del tampone.

  • Articolo a cura di Leonardo Forconi, Infermiere

Commenti (1)

AmpelioToselli

Avatar de l'utilisateur

1 commenti

Covid-19 Test

#1

Qualcuno ha provato l'express test di Covid-19 su https://buycovidtests.com ? Il risultato e reale, in effetti i test sono dei produttori certificati nel UE.