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Non era Kawasaki la malattia da Covid nei bambini

di Daniela Berardinelli

Un recente studio, denominato CACTUS - The Immunology of Multisystem Inflammatory Syndrome in Children with Covid-19 - e pubblicato sulla prestigiosa rivista Cell, ha evidenziato delle importanti differenze tra la MIS-C (Multisystem Inflammatory Syndrome in Children), che colpisce i bambini dopo circa 4-6 settimane dall’infezione da Sars-CoV-2 manifestando febbre alta, disfunzione d’organo, elevati marcatori di infiammazione e la sindrome di Kawasaki.

MIS-C non è come Kawasaki, svelato meccanismo immunitario che le distingue

La principale differenza tra MIS-C e Kawasaki è data dal ruolo dell’interleuchina 17° (IL17-A, una proteina secreta dal sistema immunitario) che risulta significativamente più bassa nei pazienti con MIS-C rispetto a quelli affetti da Kawasaki.

La proteina DCBLD2, denominata anche ESDN (una proteina secreta dalle cellule endoteliali), invece è stata riscontrata maggiormente elevata nella Kawasaki rispetto alla MIS-C, ipotizzando un maggior danno endoteliale nella Kawasaki rispetto alla MIS-C.

Un’ulteriore diversità tra le due patologie è data dalla distribuzione dei linfociti T helper (CD4+) e dalla frequenza di cellule T helper follicolari (Tfh), che appare minore nei pazienti con MIS-C rispetto a quelli con Kawasaki.

Questo studio ha coinvolto 41 bambini dell’Ospedale di Roma Bambin Gesù con un’infezione acuta da SARS-CoV-2 e 3 e 10 bambini con MIS-C rispettivamente del Bambin Gesù e del Karolinska Institutet di Stoccolma. Il quadro di questi bambini è stato poi confrontato con quello di altri 28 affetti da Kawasaki diagnosticato prima della pandemia COVID-19.

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