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Novità formazione ECM, dalle sanzioni al sistema premiante

di Monica Vaccaretti

Accostare alle sanzioni un sistema premiante, come uno sconto sui premi assicurativi. È la proposta di riforma del sistema ECM di Enrico De Pascale, presidente del Co.Ge.APS, che sul rischio che troppi professionisti possano non risultare in regola con i crediti maturati a causa dei ritardi accumulati dallo stesso Consorzio, assicura: Entro fine anno riusciremo ad azzerare tutte le posizioni arretrate e una volta smaltiti gli arretrati il Co.Ge.APS comunicherà agli Ordini la situazione formativa dei suoi iscritti.

De Pascale, Co.Ge.APS: entro dicembre saranno azzerate posizioni arretrate

Enrico De Pascale, presidente di Co.Ge.A.P.S. - il Consorzio che gestisce le anagrafiche e i crediti ECM attribuiti ai professionisti sanitari italiani - ha recentemente fatto il punto della situazione sulla riforma del sistema di accreditamento ECM alla scadenza ormai prossima del mandato nella sua attuale forma giuridica fissato al 31 dicembre 2020.

Il Consorzio, nel cui portale dovrebbero essere iscritti tutti i professionisti sanitari italiani e dovrebbero essere caricati tutti i rispettivi crediti ECM, era stato investito due anni fa dell’incarico di iscrivere e riconoscere i crediti maturati da parte di circa 200mila professionisti secondo l’obbligo dell’Educazione Continua in Medicina sancito con la legge Lorenzin.

Nonostante avessero acquisito i crediti richiesti dal triennio formativo, molti non risultavano in regola a causa dei ritardi accumulati dal Co.Ge.A.P.S. A fine anno il Consorzio, assicura De Pascale, comunicherà agli Ordini delle professioni sanitarie la situazione formativa dei suoi iscritti permettendo così alle Federazioni e agli Ordini, secondo la loro competenza istituzionale, di certificare i professionisti in regola e sanzionare coloro che non lo sono.

È importante ricordare però che il Bonus ECM accordato a causa della pandemia Covid-19 prevede che per i trienni formativi 2014-2016 e 2017-2019 il termine ultimo per mettersi in regola con il raggiungimento dei crediti richiesti è fissato al 31 dicembre 2021. Si avrà inoltre tempo fino al 31 dicembre 2022 per accumulare gli ulteriori 100 crediti ECM previsti per il triennio in corso.

È prevista quindi una proroga di un anno del periodo formativo per regolarizzare la propria posizione. È stata una sfida importante perché abbiamo trovato una situazione formativa davvero eterogenea tra i vari professionisti, ha dichiarato De Pascale ribadendo l’importanza di continuare ad assicurare la migliore formazione possibile ai professionisti della salute coinvolgendo tutte le varie anime del sistema, compresi i Provider che organizzano i corsi di formazione.

Anche se non potranno prendere parte per disposizione di legge alla Comissione ECM, i Provider riuniti in associazione potranno avere comunque una partecipazione attiva nella Consulta. Il Presidente di Co.Ge.A.P.S. ha rivolto infine una interessante proposta agli organi competenti per migliorare il sistema dell’accreditamento ECM.

L’obbligo formativo potrebbe essere facilmente raggiunto se oltre al sistema sanzionatorio fosse previsto anche un sistema premiante, come capita con i premi delle assicurazioni. Così come sono previste sanzioni in caso di mancato conseguimento di tutti i crediti ECM, chi invece si aggiorna nei tempi previsti e talvolta con crediti aggiuntivi dovrebbe essere premiato per l’efficienza e l’impegno.

Poiché chi aggiorna le proprie competenze rischia di meno e fa quindi correre meno rischi al Sistema Sanità, dovrebbero essere garantite delle agevolazioni come è previsto nel sistema assicurativo con il pagamento di un premio più basso.

Quanto proposto da De Pascale potrebbe essere un valido strumento per favorire una maggiore adesione all’accreditamento da parte dei professionisti nel rispetto dei tempi triennali favorendo così una situazione regolare del proprio percorso formativo. È altresì auspicabile che la gestione e la certificazione dei crediti ECM sia altrettanto efficiente in tempi certi e definiti da parte di Co.Ge.A.P.S, in quanto strumento attuativo per l’istituzione di una anagrafe unitaria e la realizzazione di un sistema unitario per la gestione della formazione continua in medicina.

È importante ricordare che tutti i crediti ECM acquisiti da ogni professionista sanitario attraverso corsi accreditati a livello nazionale vengono comunicati all’Agenas-Agenzia Nazionale per i servizi sanitari regionali dal Provider accreditante. Tale comunicazione deve avvenire entro 90 giorni dal termine di validità del corso e non nel momento in cui viene rilasciato l’attestato ECM.

L’Agenas deve poi comunicare tali crediti al Co.Ge.A.P.S. che è sostanzialmente il custode ultimo dei crediti, un organismo nazionale che riunisce tutte le Federazioni Nazionali degli Ordini e dei Collegi e le Associazioni dei professionisti coinvolti nel sistema ECM. Se l’Agenas non viene aggiornata in tempo reale dai Provider anche il Co.Ge.A.P.S. spesso non viene aggiornato in tempo reale dall’Agenas.

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