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politica

Governo Draghi, riforma sanità territoriale tra le priorità

di Redazione

Accelerazione della campagna vaccinale e riforma della sanità territoriale per creare una forte rete di servizi di base. Sono queste le priorità in campo sanitario per Mario Draghi, che ha illustrato in Senato il suo programma di Governo. La “casa come principale luogo di cura” è oggi possibile con la telemedicina, con l’assistenza domiciliare integrata ha sottolineato il premier.

Riforme strutturali per la Sanità del Governo Draghi: più territorio

La nostra prima sfida è, ottenutene le quantità sufficienti, distribuire il vaccino rapidamente ed efficientemente. E per farlo non dobbiamo limitare le vaccinazioni all'interno di luoghi specifici, spesso ancora non pronti: abbiamo il dovere di renderle possibili in tutte le strutture disponibili, pubbliche e private. Così il presidente del Consiglio Mario Draghi durante il discorso di presentazione del programma di Governo al Senato.

Quello che ha chiamato il Governo del Paese, senza bisogno di alcun aggettivo che lo definisca, è chiamato ad affrontare la grave emergenza sanitaria dovuta alla pandemia da Covid-19 e tutte le conseguenze che si stanno riverberando sul tessuto economico e sociale del paese.

Essenziale per Draghi saranno la velocità d'azione - non solo per proteggere gli individui e le loro comunità sociali, ma ora anche per ridurre le possibilità che sorgano altre varianti del virus - e la capacità di fare tesoro delle esperienze dei mesi passati aprendo un confronto a tutto campo sulla riforma della nostra sanità.

Una riforma, quella che ha in mente Draghi, orientata a rafforzare e ridisegnare la sanità territoriale, realizzando una forte rete di servizi di base (case della comunità, ospedali di comunità, consultori, centri di salute mentale, centri di prossimità contro la povertà sanitaria).

Questo per rendere realmente esigibili i Livelli essenziali di assistenza e affidare agli ospedali le esigenze sanitarie acute, post acute e riabilitative. La “casa come principale luogo di cura” è oggi possibile con la telemedicina, con l’assistenza domiciliare integrata, ha sottolineato il presidente del Consiglio.

Fnopi: Bene Draghi, puntare su infermiere di famiglia e comunità per il territorio

Plauso della Federazione nazionale degli Ordini delle professioni infermieristiche (Fnopi) per il discorso programmatico di Draghi in Senato. nel quale si trovano profondi motivi di identificazione e soddisfazione a cominciare dalla necessità di intensificare la campagna vaccinale, iniziativa che da sempre gli infermieri chiedono con forza e per la quale si sono offerti e si offrono, nelle giuste condizioni, di fare da punta di diamante come sempre sono stati nei centri vaccinali e nell’assistenza ai cittadini.

Non solo: anche sulle linee indicate dal premier per riformare e implementare la sanità la Fnopi si identifica in pieno, come esplicitato nella lettera scritta al premier all’indomani della sua nomina.

Il punto centrale - sottolinea Fnopi - è rafforzare e ridisegnare la sanità territoriale, realizzando una forte rete di servizi di base (case della comunità, ospedali di comunità, consultori, centri di salute mentale, centri di prossimità contro la povertà sanitaria). Sono, per la maggior parte, luoghi dove gli infermieri esplicano in pieno la loro attività e la Fnopi è in sintonia con il principio della ‘casa come principale luogo di cura’ (come ha ribadito e confermato il ministro della Salute Speranza) anche grazie a telemedicina e ADI e, aggiungiamo, con il supporto essenziale dell’infermiere di famiglia e comunità.

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