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COVID-19

Long term Covid, come riconoscerla

di Daniela Berardinelli

Attualmente non esiste una definizione clinica condivisa di long Covid, anche se diversi studi stanno documentando la persistenza di sintomi Covid correlati anche a distanza di molte settimane dall’infezione. Il National Institute for Health and Care Excellence (NICE), lo Scottish Intercollegiate Guidelone Network (SIGN) e il Royal College of General Practitioners (RCGP) hanno eleborato una linea guida con “living approach”, ovvero soggetta ad aggiornamenti periodici, per fornire raccomandazioni sul trattamento degli effetti a lungo termine di Covid-19. Questa nuova condizione emergente può infatti avere un impatto significativo sulla vita delle persone che ne sono affette.

Le linee guida NICE su long Covid

La linea guida distingue tre tipologie di Covid-19:

  1. Acuta
  2. Sintomatica persistente (ongoing symptomatic Covid-19)
  3. Sindrome post Covid (post-Covid-19 syndrome)

L’infezione da Covid-19 acuta si caratterizza per la presenza di segni e sintomi attribuibili alla Covid-19 con durata minore o uguale alle 4 settimane. La tipologia sintomatica persistente manifesta segni e sintomi per la durata compresa di 4 e 12 settimane, mentre nella sindrome post Covid-19 questi si mantengono per più di 12 settimane e non sono attribuibili ad altre cause o patologie.

Identificare persone affette da sintomatologia Covid-19 o sindrome post Covid

La linea guida raccomanda di fornire informazioni specifiche ai pazienti e ai caregiver riguardo i sintomi più comuni che potrebbero insorgere o persistere post infezione acuta da Covid-19, sottolineando a quali prestare maggiormente attenzione e richiedere consulto medico.

L’insorgenza di tali sintomi non è però strettamente correlata alla severità con la quale si è contratta l’infezione, quindi non è possibile predire il loro andamento. L’informazione al paziente deve essere chiara, affinché lui stesso sia attore attivo nel processo assistenziale, colga il riconoscimento dei sintomi e venga così valorizzato il suo empowerment nelle cure.

Possibili sintomi persistenti di Covid-19

• Mancanza di fiato
• Tosse
• Senso di oppressione toracica
• Dolore toracico
• Palpitazioni
• Astenia
Febbre
• Dolore
• Deterioramento cognitivo
Cefalea
• Disturbi del sonno
• Sintomi da neuropatia periferica quali intorpidimento e sensazione di punture di spillo o aghi
• Vertigini
Delirium (nella popolazione anziana)
• Dolore addominale
• Nausea
Diarrea
• Perdita di peso e riduzione dell’appetito
• Dolori muscolari e articolari
• Ansia e sintomi depressivi
• Acufeni e otalgia
• Mal di gola
Perdita di gusto e olfatto
• Rash cutaneo

Data la grande variabilità delle manifestazioni di segni e sintomi la valutazione sul paziente deve essere multidisciplinare e riguardare aspetti sia generali che cognitivi, psicologici e psichiatrici.

Compito dei sanitari è anche indagare quanto questi sintomi possano impattare sulle attività di vita quotidiana, generando anche stati di preoccupazione o angoscia nei pazienti e per fare questo è necessario ascoltare attentamente la loro storia.

Raccolta anamnesi

La raccolta dell’anamnesi deve prevedere la ricerca di:

  • Storia pregressa di Covid-19 (o sospetto clinico)
  • Natura e severità dei sintomi precedenti e attuali
  • Comparsa e durata dei sintomi dall’esordio acuto di Covid-19
  • Preesistenza di altre condizioni patologiche

Quali esami effettuare

Nei pazienti che riferiscono l’insorgenza di nuovi sintomi o la persistenza di quest’ultimi oltre le 4 settimane dall’infezione acuta Covid-19 la linea guida suggerisce come utili l’esecuzione di:

  • Esami ematochimici quali emocromo, funzionalità renale, funzionalità epatica, valutazione indici di flogosi (proteina C reattiva), ferritina, BNP (peptide natriuretico di tipo B, utile in caso di scompenso cardiaco) e funzionalità tiroidea
  • Una radiografia del torace a 12 settimane dall’insorgenza acuta di Covid-19 in caso di presenza o persistenza di sintomi
  • Un test di tolleranza all’esercizio fisico
  • La misurazione della pressione arteriosa in clino e ortostatismo per sintomi posturali
  • Una valutazione psichiatrica per presenza di ansia o disturbi dell’umore per progettare un’eventuale terapia di sostegno psichiatrica e/o psicologica

L’invio nei servizi di emergenza e urgenza deve essere attuato in caso di riconoscimento di segni e sintomi di complicanza acuta da Covid-19, su cui il paziente deve essere istruito, come:

Il follow-up di questi pazienti è fondamentale per avere un trend del loro andamento, poter valutare un eventuale miglioramento o peggioramento della sintomatologia e indicare possibili strategie di self management e contenimento dei sintomi, fissando degli obiettivi che siano realistici e misurabili per il paziente.

Questo quadro è realizzabile attraverso la costruzione di una rete di continuità assistenziale e condividendo le informazioni in modo efficace e comprensibile.

NurseReporter

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