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Infermieri tra sit in di protesta e organici ai minimi

di Redazione Roma

Stamani sit-in di protesta davanti all’Arnas Brotzu a Cagliari. I sindacati e le loro rappresentanze in Rsu, infatti, non sono giunti a nessuna ipotesi d’accordo sui criteri di ripartizione delle risorse per la contrattazione integrativa. E al “San Francesco” di Nuoro è emergenza per la carenza di infermieri e Oss.

Carenza di personale e riduzione stipendi, protestano gli infermieri

Sit-in di protesta, martedì 22 giugno alle 10 davanti all’Arnas Brotzu a Cagliari (piazzale Alessandro Ricchi), da parte di Nursing Up, Uil, Usb, Fsi, NurSind e Cisna con i rispettivi componenti eletti nella Rsu Arnas. La dichiarazione, all’unisono, è di non essere giunti a nessuna ipotesi d’accordo sui criteri di ripartizione delle risorse per la contrattazione integrativa con l’Arnas Brotzu nonché di essere assolutamente contrari alla sospensione o riduzione del pagamento della maggiorazione delle indennità di lavoro notturno e di pronta disponibilità per consentire all’azienda di assolvere ai propri obblighi per il pagamento dei festivi infrasettimanali. Ma c’è di più, come riporta ancora la nota congiunta: Leggiamo con sconcerto che la Direzione generale del “Brotzu” persiste anche per mezzo stampa nella volontà di ridurre lo stipendio ai dipendenti che lavorano h24 con turni e pronta disponibilità.

Con una doverosa precisazione, si legge: Il commissario straordinario scrive di aver raggiunto nella riunione dello scorso 8 giugno un’ipotesi di accordo insieme ai sindacati, senza però indicare con quali. Sappiamo che i sindacati presenti erano soltanto Cgil, Cisl, Fials e NurSind. Su quest’ultimo aspetto, però, occorre fare ancora maggiore chiarezza: La Fials Arnas Brotzu esplicita di non aver concordato nessuna ipotesi di accordo. Sulla stessa linea il NurSind, che ha anche espresso contrarietà alla proposta aziendale. A questo punto, i sindacati e le corrispettive rappresentanze in Rsu si interrogano: Il commissario ha il benestare solo della Cgil e della Cisl – che insieme costituiscono meno del 20% della forza sindacale dell’Arnas Brotzu – e parla in generale di un consenso dei sindacati?

Restando in Sardegna, il reparto di Medicina dell’ospedale San Francesco a Nuoro – nonostante le proteste – prosegue a navigare in emergenza organico, a maggior ragione in previsione dell’estate e con numerose ferie da smaltire. Numeri alla mano – come riporta la “Nuova Sardegna” – secondo gli standard regionali, in differenti reparti, dovrebbe esserci un infermiere ogni quattro posti letto e invece in “Medicina” ci sono ben 45 posti letto da gestire e soltanto 23 infermieri e 13 Oss.

Situazione analoga nel reparto di Ortopedia dell’ospedale, dove ci sono 30 posti letto e 15 infermieri (che con le ferie alle porte si ridurranno ulteriormente in modo decisivo). Sempre in Ortopedia, a breve per il turno di notte non ci sarà più l’operatore socio sanitario poiché il personale è insufficiente per poterlo assicurare e, al contempo, garantire le ferie.

Senza dimenticare che anche in altri reparti (da Chirurgia a Urologia, da Ematologia a Dialisi) il rapporto di un infermiere ogni quatto posti letto previsto dagli standard regionali non sembra garantito. E la carenza di personale sanitario diventa un problema sempre più urgente. Da risolvere a breve.

Da parte sua il NurSind provinciale non ci sta, come spiega il rappresentante Mauro Pintore: La sanità nuorese è tormentata da criticità che, un giorno dopo l’altro, stanno facendo venir sempre meno il raggiungimento dei Lea, i livelli essenziali di assistenza ai quali ciascuno ha diritto. Denunciamo con forza quanto sta avvenendo.

Giornalista

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