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Fp Cgil Cisl Fp Uil Fpl

Rsa senza contratto, i sindacati scrivono a Speranza

di Redazione Roma

Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl si rivolgono al ministro della Salute, lamentando che Aiop ed Aris, venendo meno agli impegni assunti durante il rinnovo del Ccnl della sanità privata, non si sono mai rese disponibili neanche ad avviare il tavolo negoziale. I sindacati chiedono quindi un incontro a Speranza, volto ad aprire una trattativa che veda anche la presenza della rappresentanza delle Regioni.

Trattativa Ccnl Aris Aiop Rsa, i sindacati: ritardo non più tollerabile

Con oggetto sollecito apertura trattativa Ccnl Aris Aiop Rsa, lo scorso 15 febbraio Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl hanno scritto una lettera al ministro della Salute, Roberto Speranza, facendo presente che diversamente dagli impegni assunti nel corso dell’incontro del 21 dicembre 2021, nel quale si era detto di stringere quanto più possibile i tempi al fine di avviare, entro il mese di gennaio 2022, nel rispetto delle tante lavoratrici e lavoratori delle Rsa, l’apertura del negoziato per la definizione del Ccnl, ad oggi purtroppo ancora non abbiamo avuto alcun riscontro.

Aggiungendo che le lavoratrici e i lavoratori non sono più disponibili ad aspettare ancora, hanno terminato anche l’ultima briciola di abnegazione da dedicare ad un sistema che poco li considera e che non riconosce loro la giustizia ad avere un contratto che riconosca diritti e salari adeguati.

Sono trascorsi quasi quattro mesi, laddove i sindacati rappresentavano la complessa situazione delle lavoratrici e dei lavoratori che operano nelle residenze sanitarie assistenziali, che attendono l’apertura del negoziato per la definizione del loro Ccnl con un ritardo di ormai 14 anni non più tollerabile, per il quale abbiamo avviato una mobilitazione in tutte le regioni.

Una missiva che non ha sortito gli effetti sperati considerando che i sindacati, nelle ultime ore, ne hanno inviata un’altra, a carattere prioritario – sottoscritta dai segretari nazionali Barbara Francavilla (Fp Cgil), Marianna Ferruzzi (Cisl Fp) e Rossella Buccarello (Uil Fpl) – indirizzata ancora al ministro Speranza. Chiedendo lui un incontro a ragione della sensibilità che ha sempre dimostrato nei confronti di tutto il personale che opera nel sistema sanitario, socio sanitario e socio assistenziale, unita alla grave situazione in cui versano tutti questi professionisti, e che ci sta già vedendo agire iniziative di mobilitazione su tutto il territorio nazionale.

Rsa ancora senza contratto? Già. I sindacati, infatti, lamentano che le associazioni datoriali Aiop ed Aris, venendo meno agli impegni assunti durante il rinnovo del Ccnl della sanità privata, non si sono mai rese concretamente disponibili neanche ad avviare il tavolo negoziale.

E ancora, ad aggravare di più la situazione c’è la posizione espressa dall’Associazione italiana ospedalità privata che, nel corso dell’incontro per l’esperimento del tentativo obbligatorio di conciliazione con il Ministero del Lavoro, si è dichiarata indisponibile ad aprire un negoziato congiuntamente all’Associazione religiosa istituti socio sanitari.

Pertanto, Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl ribadiscono che il diritto alla salute e alla cura rappresenta un legittimo diritto di ogni cittadina e cittadino e passa anche per i diritti delle lavoratrici e lavoratori che lo garantiscono, anche in relazione ai contenuti del Ddl Concorrenza, al fine di poter aprire un tavolo di confronto che veda anche la presenza della rappresentanza delle Regioni.

E proprio in merito al disegno di legge Concorrenza, presentato al Senato il 3 dicembre 2021, poche ore fa c’è stato il primo giro di boa a Palazzo Madama. Semaforo verde dall’aula nei confronti del provvedimento: i voti a favore sono stati 180, i contrari 26 e un astenuto. A seguito dell’intesa di maggioranza, raggiunta la scorsa settimana, il provvedimento – il cui articolo 1 indica, tra gli obiettivi da perseguire, di potenziare il diritto alla salute dei cittadini – si accinge così ad affrontare l’esame in seconda lettura alla Camera. Quindi tornerà al Senato in terza lettura, con il via libera definitivo che è atteso tra la metà di luglio e l’inizio di agosto.

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Commenti (1)

Domenico Luciano

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1 commenti

14 anni di attese

#1

Sono 18 anni che lavoro in una Rsa e sono 14 anni che attendiamo una risposta. Nel 2012 ci hanno imposto un contratto pirata firmato con associazioni pseudo-sindacali, non appartenenti alle scelte e le realtà dei lavoratori. Più volte la regione Lazio ha messo punti fermi contro chi applica e da dumping contrattuale, ma evidentemente gli interessi e le lobby datoriali,decidono sulla salute delle persone fragili e sui lavoratori. In questo rimpiattello di responsabilità, turni di lavoro massacranti e piante organiche ridotte all'osso,anche per le continue "fughe" degli infermieri. Come al solito prima dell'estate si rimanda la discussione,come tutti gli anni. 10 anni sempre la stessa storia. 14 anni di attese.