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Sindacato Infermieri

Macerata, Asst al via con 65mila infermieri in meno

di Redazione Roma

Un errore il rinvio ad agosto dell’incontro con la direzione dell’Area Vasta 3. Ma anche la carenza di infermieri al Pronto soccorso di Civitanova, più volte denunciata dai sindacati, che mette a rischio l’assistenza. Ed inevitabilmente aumenta la tensione tra i professionisti sanitari della provincia di Macerata.

Carenza infermieri inaccettabile, Nursind: assistenza a rischio

Un’istantanea dai contorni drammatici quella scattata dal Nursind. In particolare, il sindacato non vuole accettare l’Area Vasta 3 (Macerata-Civitanova-Camerino), all’interno del piano triennale del fabbisogno di personale, abbia previsto 65 infermieri in meno rispetto allo stato attuale. E con l’inizio del 2023 ci sarà l’entrata in funzione dell’Asst (Azienda socio sanitaria territoriale) nel rilevante quadro della riorganizzazione della sanità regionale.

Il Nursind – che a metà maggio ha chiesto di discutere tanto del piano occupazionale quanto della ripartizione di un milione e 200mila euro assegnati all’Area Vasta 3 per l’abbattimento delle liste d’attesa – torna dunque a chiedere un confronto (in tempi brevi) con la direzione. Nell’incertezza, al termine di dicembre, del rinnovo del contratto per 80 professioni sanitari. Ragione per cui lo scenario è realmente critico.

Incisive, in questo senso, le dichiarazioni della segretaria del Nursind di Macerata, Elisabetta Guglielmi: Soprattutto – ribadisce – non va giù il fatto che l’Area Vasta 3, nel piano del fabbisogno di personale, abbia previsto 65 infermieri in meno rispetto a oggi. Se oggi gli infermieri sono 1.430, a dicembre saranno 1.365. Il sindacato, pertanto, chiede un incontro con la direzione, anche perché – come anticipato – a fine 2022 scadranno i contratti per 80 infermieri.

Rimaniamo basiti dal fatto che alcune sigle sindacali abbiano chiesto di rinviare il confronto al 2 agosto su un argomento così importante. I centri vaccinali continuano a essere operativi seppur in maniera ridotta. C’è stato un potenziamento di personale a Montecassiano e alla terapia del dolore di Macerata. È stata riassorbita dall’Area Vasta 3 la struttura residenziale riabilitativa di Recanati con 6 infermieri e 5 operatori socio sanitari.

E ancora, dallo scorso 11 luglio è stato riaperto il reparto Covid di San Severino, ma i pazienti continuano a rimanere in alcuni reparti come ortopedia. E il recente concorso per l’incarico di coordinatore ha tolto dai reparti, in provincia, circa 20 infermieri. Inoltre, si prevede l’attivazione del servizio Iom – l’Istituto oncologico marchigiano – a San Severino. Ma con quale personale?, si interroga il Nursind.

E la stessa Guglielmi rammenta di aver chiesto alla direzione di accelerare i tempi per le assunzioni dal concorso, valutando di accedere alla graduatoria degli Ospedali Riuniti di Ancona. La direzione ha replicato di aver fatto partire 21 lettere di assunzione dal concorso, e che solo in 16 hanno dato la disponibilità, mentre per i contratti a tempo determinato hanno preso contatti con Ancona. Intanto dai reparti di degenza dell’Area Vasta 3 ci segnalano gravi difficoltà nel coprire i turni. La concomitanza delle ferie, l’alto tasso di positività dei sanitari e la chiusura del reparto Covid stanno mettendo a dura prova organici già ridotti al minimo.

Giornalista
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