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Infermieri e prescrizione di farmaci per il diabete

di Daniela Berardinelli

Diabete

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Diversi studi hanno evidenziato come l’introduzione della figura dell’infermiere abilitato alla prescrizione farmacologica ottimizzi il percorso e la qualità di cura dei pazienti, oltre a migliorare la comunicazione tra infermieri e utenti, con esiti di cura paragonabili a quelli erogati dai medici. Un’indagine condotta su 250 infermieri ha evidenziato che la metformina, l’insulina e le sulfaniluree sono i farmaci anti diabetici maggiormemte prescritti dagli infermieri inglesi e neozelandesi che si occupano di assistere questa tipologia di pazienti.

Farmaci per la cura del diabete

Il diabete rappresenta una delle patologie croniche più diffuse, in UK la prevalenza del diabete è di circa 4.7 milioni e 1 persona su 10 over 40 ha un diabete tipo 2. Il 62% dei pazienti con diabete assume metformina o insulina in Nuova Zelanda.

I farmaci per la cura del diabete tradizionalmente vengono prescritti dai medici, ma recentemente la prescrizione di tali farmaci è stata estesa anche ad altre figure sanitarie, aumentando l’accessibilità dei farmaci ai pazienti e potenziando l’efficienza e la costo-efficacia dei sistemi sanitari.

Nurse Practitioner in Nuova Zelanda

I primi infermieri Neo Zelandesi autorizzati a prescrivere sono stati i Nurse Practitioners (infermieri professionisti qualificati per la prescrizione di farmaci), dopo aver conseguito una laurea magistrale e l’iscrizione al Nursing Council of New Zealand (NCNZ). Questi infermieri si occupano dell’assistenza e della cura dei pazienti in modo globale, dalla valutazione alla diagnosi e prescrizione, senza la supervisione di un medico.

Nel 2011 la New Zealand Society for the Study of Diabetes, in associazione con l’Health Workforce New Zealand ha sviluppato ed implementato un piano che abilitava gli infermieri (Registered Nurse) alla prescrizione di alcuni farmaci per la cura del diabete, con una supervisione indiretta del medico.

L’introduzione di questa nuova figura infermieristica, autorizzata alla prescrizione di farmaci contro il diabete, è stata sperimentata negli anni successivi risultando essere sicura ed efficace. Dopo questo successo, la possibilità di prescrivere farmaci è stata gradualmente allargata alle più comuni patologie croniche, attraverso il conseguimento di un postgraduate diploma (laurea specialistica) approvato dal Nursing Council of New Zealand.

Dopo l’abilitazione alla prescrizione il Council richiede poi agli infermieri una formazione di un minimo di 40 giorni o 320 ore all’anno, per favorire l’aggiornamento professionale. L’attività di prescrizione farmacologica prevede una capacità di valutazione, decision-making e monitoraggio dei pazienti chiaramente esplicitata nelle Competencies for Nurse Prescribers del Council of New Zealand.

Nurse Prescriber, Independent o Supplementary in UK

Il Regno Unito è stato uno fra i primi paesi ad estendere la possibilità di prescrizione agli infermieri, riconoscendo la loro professionalità, ottimizzando le risorse disponibili e l’accessibilità della popolazione ai farmaci. La legislazione permette, infatti, agli infermieri di prescrivere una lista di medicinali già dal 1992 e ad oggi circa 40000 infermieri sono abilitati a farlo.

Tra il 2002 e il 2005 vi è stata un’ulteriore espansione della capacità prescrittiva ad altri infermieri debitamente formati, ai farmacisti e ad altri professionisti sanitari. A differenza della Nuova Zelanda dove il prerequisito per poter espletare la prescrizione è una laurea magistrale, nel Regno Unito è una laurea triennale ma molti infermieri conseguono poi un ulteriore master.

Nel Regno Unito sono previste più figure abilitate alla prescrizione farmacologica, tra cui i Nurse-Independent Prescriber che espletano la loro professione in modo indipendente ed autonomo per quanto riguarda le attività di valutazione, diagnosi e cura. I Nurse Supplementary Prescribing, invece, erogano l’assistenza ai propri assistiti secondo la valutazione e le prescrizioni già formulate dal medico di riferimento e sono abilitati a prescrivere farmaci inclusi all’interno di un preciso piano terapeutico (clinical management plan).

La formazione e la regolamentazione della prescrizione farmacologica rappresentano per gli infermieri un’opportunità di studio, crescita professionale e acquisizione di autonomia. Al contempo facilitano anche la costruzione di un team di cura che ruota, in modo efficace, intorno ai bisogni clinico-assistenziali dei pazienti.

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