Nurse24.it

COVID-19

Sanitari no vax, Schillaci: stop a multe e sospensioni

di Redazione Roma

Il ministro della Salute, Orazio Schillaci, rende noto che è in via di definizione un provvedimento che consentirà il reintegro in servizio del personale sanitario soggetto a procedimenti di sospensione per inadempienza all’obbligo vaccinale prima del termine di scadenza della sospensione. E niente più bollettino giornaliero su contagi, decessi e ricoveri. A breve diventerà settimanale.

Governo allenta misure Covid-19: stop a sospensioni per i sanitari no vax

Orazio Schillaci, ministro della Salute, rende noto che è in via di definizione un provvedimento che consente il reintegro del personale sanitario sospeso per non aver rispettato l'obbligo vaccinale.

L’opportunità di avviare un progressivo e costante ritorno alla normalità nelle attività e nei comportamenti, ispirati a criteri di responsabilità e rispetto delle norme vigenti.

È la strada intrapresa dal neo ministro della Salute, Orazio Schillaci, che appronta queste prime decisioni a sei mesi dalla fine dello stato emergenziale e in considerazione dell’andamento del contagio da Covid-19. Ritenendo opportuno avviare un progressivo ritorno alla normalità nelle attività e nei comportamenti, ispirati a criteri di responsabilità e rispetto delle norme vigenti.

Ragione per cui, scrive il Ministero in una nota, anche in base alle indicazioni prevalenti in ambito medico e scientifico, si procederà alla sospensione della pubblicazione giornaliera del bollettino dei dati relativi alla diffusione dell’epidemia, ai ricoveri e ai decessi, che sarà ora reso noto con cadenza settimanale, fatta salva la possibilità per le autorità competenti di acquisire in qualsiasi momento le informazioni necessarie al controllo della situazione e all’adozione dei provvedimenti del caso.

E ancora, viene ancora fatto presente che per quanto riguarda il personale sanitario soggetto a procedimenti di sospensione per inadempienza all’obbligo vaccinale e l’annullamento delle multe previste dal decreto legge n. 44 del 1 aprile 2021 – “Misure urgenti per il contenimento dell'epidemia da Covid-19, in materia di vaccinazioni anti SARS-CoV-2, di giustizia e di concorsi pubblici” – in vista della scadenza al prossimo 31 dicembre delle disposizioni in vigore e della preoccupante carenza di personale medico e sanitario segnalata dai responsabili delle strutture sanitarie e territoriali, è in via di definizione un provvedimento che consentirà il reintegro in servizio del suddetto personale prima del termine di scadenza della sospensione.

Comunque la si pensi, il governo Meloni marca subito un forte cambio di passo rispetto al passato e nei confronti delle politiche di Roberto Speranza (che nel settembre 2021, in rapporto al vaccino anti Covid per gli operatori sanitari aveva parlato, mediante una circolare del Ministero della Salute, di requisito imprescindibile per svolgere l’attività professionale e che la vaccinazione è necessaria per le nuove iscrizioni all’albo, e deve permanere nel tempo, in ogni fase).

Solo poche ore fa, l’Opi Firenze-Pistoia presieduto da David Nucci ha inviato una lettera circostanziata al presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, al ministro Schillaci e alla presidente della Fnopi, Barbara Mangicavalli, sottoponendo loro una serie di numerose criticità ravvisate sull’applicazione della normativa in tema di obbligo vaccinale del personale sanitario.

Con la richiesta di ripensare il sistema di controllo dell’obbligo vaccinale esonerando l’Ordine da tale compito, riportando la relativa gestione ai Dipartimenti di prevenzione come previsto nell’impianto normativo iniziale o attribuendola ad altro soggetto. E ancora, appunto, di rivedere la normativa adeguandola alla situazione attuale ben diversa da quella esistente al momento in cui fu introdotta.

Giornalista

Commento (0)