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Bellezza di Mamma, rinuncia di donna

di Francesca Gianfrancesco

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Un luogo comune vuole che le donne in gravidanza siano più belle. La realtà vuole invece che durante la gravidanza il corpo della donna subisca straordinari cambiamenti (ne citerò solo alcuni!). Quello più evidente è certamente l'aumento di volume con conseguente comparsa di smagliature sul seno, sul ventre e sui fianchi.

 

E ancora: nel corso della gravidanza vi è un aumento della produzione di melanociti (cellule contenenti melanina) che causa il cloasma gravidico, detto anche "maschera della gravidanza". In questo caso già a partire dal quarto mese, sul viso delle future mamme, compaiono delle alterazioni pigmentarie della cute sotto forma di chiazze brunastre, localizzate principalmente sulla fronte, sul naso, sul labbro superiore e sugli zigomi.

 

A causa della ritenzione di liquidi nei tessuti è molto frequente che si manifesti gonfiore alle mani e ai piedi, anche accentuato. Inoltre, la compressione determinata dall'utero sulla vena cava, che raccoglie il sangue proveniente dagli arti inferiori, può causare un ostacolo alla normale circolazione venosa. Oltre al gonfiore, possono quindi comparire o aggravarsi, soprattutto nelle donne predisposte per fattori ereditari, dilatazioni dei vasi capillari e vene varicose agli arti inferiori e nel distretto emorroidario. 

 

L’impegno che il vostro corpo sta mettendo nella crescita del vostro bambino, che ha la precedenza nella distribuzione di sali minerai e vitamine unito allo squilibrio ormonale può provocare un abbondante perdita di capelli.

 

Proviamo allora a prenderci cura di noi stesse senza però mai dimenticare che durante la gravidanza tutto ruota attorno alla salute del bambino, e il veicolo per il suo benessere è il nostro corpo. Ricordiamo che attraverso la pelle e la respirazione si assorbono molte sostanze dall’esterno, e queste, una volta entrate in circolo, possono filtrare nella placenta e compromettere la salute del feto. Le sostanze possono essere assorbite attraverso creme, abiti, inquinamento atmosferico, tinture, cosmetici in generale.

 

In particolare nei primi tre mesi di gravidanza durante l’organogenesi (una tra le fasi più delicate) è meglio evitare cosmetici sospetti. In ogni caso, qualsiasi cosa che possa essere assorbita dal corpo, deve essere monitorata, e sicuramente informarsi su internet non basta: il nostro ginecologo saprà essere molto più esauriente.

 

Rossetto, fondotinta e mascara devono essere scelti con criterio. Considerando che ogni giorno le donne usano circa 12 prodotti di bellezza, le sostanze chimiche in essi contenute vengono assorbite dall’organismo e si combinano fra loro aumentando la propria tossicità e provocando così cancro, disfunzioni ormonali e cerebrali.

 

È bene quindi imparare, per la salute propria e del feto, a leggere l’INCI (International Nomenclature of Cosmetic Ingredients elenco degli ingredienti cosmetici espresso secondo una nomenclatura standard) dei prodotti che scegliamo per avere una maggiore consapevolezza di cosa ci spalmiamo addosso.

 

Alcuni tipi di tinture per capelli andrebbero del tutto evitate, quelle contenenti ammoniaca (elemento chimico che permette al capello di aprire le cuticole per far penetrare il pigmento colorante) e resorcina (elemento chimico che serve per la preparazione dei coloranti). Ammoniaca e resorcina sono in grado di penetrare la barriera placentare ed essere assorbite dal feto.

 

Vietate le creme anticellulite perché contengono ormoni, mentre la ceretta può danneggiare i capillari (più fragili in questo periodo); per quanto riguarda smalti e solventi, c’è chi dice che non hanno potere assorbente e che sono quindi atossici, mentre altri sostengono il contrario. Sicuramente un’inalata di solvente non è il massimo delle aspirazioni per una donna incinta!

 

Decisamente sconsigliato alle future mamme è invece il ricorso ai solo apparentemente innocui oli essenziali, questi contengono infatti sostanze chimiche che penetrando attraverso la placenta nel liquido amniotico possono nuocere alla salute del piccolo. In particolare, gli esperti concordano nel ritenere di una certa pericolosità i seguenti aromi: basilico, finocchio, benzoino, angelica, issopo, origano, timo, canfora e cannella. Meglio quindi starne alla larga!

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