La maggior parte dei decessi è rappresentata da anziani con età superiore a 80 anni, nel 67% il decesso è avvenuto nelle prime 24 ore e per cause cardiovascolari.

Le segnalazioni riguardano sei Regioni: Sicilia (2), Molise (1), Puglia (2), Toscana (2), Emilia Romagna (2), Lombardia (2), Lazio (1).

I lotti coinvolti sono passati da due a sei per un totale di 1.357.399 dosi.
Le segnalazioni sono pervenute tramite la Rete nazionale di farmacovigilanza con un range temporale da immediato (stesso giorno del decesso) a 13 giorni dopo.

E gli operatori sanitari come devono comportarsi?

Il vaccino antinfluenzale è obbligatorio?

La vaccinazione anti influenzale è consigliata per gli operatori sanitari perché: ha il duplice scopo di proteggere i pazienti, con cui l’operatore può̀ venire a contatto e ai quali può̀ trasmettere l’infezione, e di evitare l’interruzione di servizi essenziali di assistenza in caso di epidemia influenzale tra gli operatori di una struttura sanitaria.

L’ AIFA in un comunicato dichiara: il vaccino antinfluenzale è una risorsa preziosa e insostituibile per la prevenzione dell'influenza stagionale e delle sue complicanze, che possono dare luogo a casi di intensità severa e colpiscono con frequenza maggiore in particolare gli ultrasessantacinquenni e i pazienti affetti da condizioni croniche preesistenti.

Ogni anno si registrano infatti circa 8.000 decessi per complicanze cardiovascolari riconducibili all’influenza, dovuti in parte ai livelli insufficienti di copertura vaccinale registrati nel nostro Paese, specie negli anziani.

Intanto il Ministero della Salute ha deciso di attivare quanto prima il numero verde 1500 per fornire ai cittadini risposte e informazioni sui vaccini antinfluenzali, mentre già tre Procure hanno aperto fascicoli sulla vicenda: Siracusa e Prato sui decessi, Siena in quanto competente per territorio rispetto alla sede degli stabilimenti Novartis in cui è prodotto il Fluad.