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Formazione

Commissione nazionale al lavoro per riforma sistema ecm

di Redazione

La Commissione nazionale per l’Educazione continua in medicina ha deciso di rivedere il sistema Ecm. Intanto ha deliberato di mantenere l’obbligo formativo, pari a centocinquanta crediti, per il triennio 2020-2022 e consentire l’acquisizione dei crediti formativi relativi al triennio 2017/2019 sino al 31 dicembre 2020.

Formazione Ecm, lavori in corso: un anno per valorizzare il sistema

Il sistema Ecm a vent’anni dalla sua istituzione non è più adeguato per rispondere ai bisogni dei pazienti, alle esigenze del Servizio sanitario e allo sviluppo professionale.

Per questi motivi, come si legge in una nota, la Commissione nazionale per l’Educazione continua in medicina ha deciso di adottare una delibera che istituisce un Gruppo di lavoro per la revisione e la valorizzazione del sistema della formazione continua nel settore salute.

Un aggiornamento del sistema ECM è inevitabile ma la riforma è ancora tutta da scrivere – commenta Pierpaolo Pateri, membro della Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche nella Commissione nazionale ECM -. L’aggiornamento continuo è rimasto per lungo tempo sullo sfondo, non si è ritenuto una cosa importante, non è stato sottolineato adeguatamente l’obbligo. L’obiettivo quindi è quello di sensibilizzare i professionisti, anche perché il mondo intorno a noi ci guarda, ed è giusto che sia così. Come professione abbiamo l’obiettivo di certificare il più ampio numero possibile di operatori. Bisogna lavorarci. Gli ordini, radicati sul territorio e con un rapporto diretto con gli iscritti, possono svolgere un ruolo importante.

ECM, Consulcesi: indispensabile far crescere Formazione a Distanza

La riforma dell'ECM annunciata dalla Commissione Nazionale è una grande opportunità per il sistema salute italiano: ora sarà importante che questo processo sia orientato verso la qualità dei corsi, la Formazione a Distanza (FAD) e le straordinarie potenzialità dell'innovazione tecnologica. Sarà, inoltre, fondamentale che in questo processo anche i Provider partecipino attivamente al cambiamento.

Massimo Tortorella, presidente di Consulcesi, realtà di riferimento per oltre 100mila medici e operatori sanitari, plaude al nuovo indirizzo dato all'aggiornamento continuo dal Ministro alla Salute Roberto Speranza, il Presidente della FNOMCeO Filippo Anelli e condiviso da tutti gli Ordini.

Una riforma, annunciata a ridosso dell'imminente scadenza del triennio formativo, e chiesta a gran voce per risolvere le palesi criticità del sistema, evidenziate dai dati, e penalizzanti in termini di sanzioni e difficoltà di trovare coperture assicurative.

La nostra esperienza diretta sul campo, il programma formativo che stiamo portando avanti da anni rispondendo alle esigenze della classe medico-sanitaria, conferma che quella intrapresa dalla Commissione Nazionale ECM è la strada giusta: il futuro di questo settore - commenta Tortorella - è corretto ricercarlo nella formazione di qualità, con la massima attenzione a fornire contenuti che arrivano dalle più recenti ricerche scientifiche nazionali e internazionali.

Un ruolo fondamentale lo gioca inoltre la tecnologia, indispensabile per far continuare a crescere la Formazione a Distanza e per proporre un aggiornamento rispondente alle reali necessità dei professionisti. Sono proprio i medici che orientandosi tra i nostri 200 corsi manifestano la volontà di aggiornare le loro competenze con le modalità innovative di una e-learning che permetta di confrontarsi con il 'Paziente virtuale' o simuli situazioni immersive grazie alla realtà aumentata.

Consulcesi mette in evidenza anche gli aspetti economici della riforma. Ci auguriamo che vengano destinate ancora maggiori risorse all'aggiornamento professionale, magari anche attraverso il Patto per la Salute, perché non dimentichiamo che questo comparto ha un indotto di oltre 100mila addetti. A tal proposito - afferma Tortorella - la riforma rischierebbe di essere monca se venisse meno il contributo dei Provider che andrebbero coinvolti nei tavoli di lavoro con una vera rappresentanza nella Commissione ECM.

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