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Infermieri precari, Bruxelles: Italia non degna dell'Ue

di Redazione

Pubblico Impiego

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L’Europa bacchetta l’Italia sulla questione dei lavoratori precari a vita, con contratti a termine nella pubblica amministrazione che durano da ben più di 36 mesi.

Infermieri precari a Bruxelles, l’Ue bacchetta l’Italia

Succede a Bruxelles, dove alcuni infermieri precari tarantini si sono presentati davanti alla commissione petizioni del parlamento europeo. Ebbene alla fine dell’audizione, la presidente della commissione, la svedese Cecilia Wikstrom, ha usato parole molto forti nei confronti dello Stato italiano: Alle autorità italiane vorrei esprimere grande preoccupazione – ha detto -, perché quello che accade non è degno di uno Stato membro dell’Unione europea del 2017. Abbandonate questo comportamento sbagliato e rapidamente.

La presidente, in particolare, ha severamente contestato al rappresentante del governo italiano di aver fatto un intervento estremamente superficiale e approssimativo, e alla rappresentante della commissione europea di non aver fornito alcuna informazione in merito alla procedura di infrazione aperta nei confronti dello Stato italiano, limitandosi a delle vuote affermazioni. In particolare, il rappresentante del governo italiano ha detto che tra le misure da adottare per risolvere il precariato, vi è quella dell’inasprimento delle sanzioni per i dirigenti.

Pierpaolo Volpe, infermiere forense che ha portato il suo caso e quello di alcuni colleghi direttamente a Bruxelles, dice di essere rimasto soddisfatto della risposta dell'Ue e deluso dall'Italia. È stato per me inaccettabile, ma soprattutto avvilente, ascoltare queste parole in quella assise – commenta - soprattutto davanti alle istituzioni comunitarie. Per il governo italiano inasprire le sanzioni per i dirigenti che, per colpa del blocco del turnover sono costretti a fare ricorso ai contratti a tempo determinato, è la misura effettiva, proporzionata, equivalente ed energica richiesta dalla giurisprudenza comunitaria per prevenire e sanzionare debitamente l’utilizzo abusivo dei contratti a termine nella pubblica amministrazione. Una vera assurdità e castroneria giuridica già delibata dalla Corte di giustizia.

Ma il parlamento europeo non ha intenzione di mettere una pietra sopra a questo problema. Infatti, è stata approvata l'adunanza plenaria monotematica sul precariato pubblico italiano da svolgersi nel prossimo autunno. É in fase di definizione, inoltre, una proposta di risoluzione del problema del precariato pubblico da discutere al parlamento europeo. Infine, è stato deciso che tutte le petizioni proposte rimarranno aperte fino alla definizione del problema.

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