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Stipendio Infermieri: se potessi avere 2000 euro al mese...

di Redazione

Mentre si attende di sapere l'esito del primo incontro a Roma tra il comparto sanità e il Ministro per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione, Marianna Madia, gli Infermieri iniziano a fantasticare e sperano in un sostanzioso aumento degli stipendi. Magari fino a 2000 euro al mese, anche se i fondi messi a disposizione dal Governo Renzi sembrano piuttosto esigui.

Squattrinata

Il tavolo di confronto odierno presso la sede del Ministero potrebbe portare a breve al rinnovo contrattuale nella Pubblica Amministrazione e in maniera correlata ad un aumento stipendiale anche per la classe infermieristica.

Ne abbiamo parlato con Barbara (nome fittizio), Infermiera Coordinatrice presso una struttura pubblica ubicata nel Pesarese. Lei ha 36 anni e uno stipendio da fame: 1750 euro circa per un ruolo di responsabilità che la vede impegnata tutti i giorni con 30 pazienti (con tutto il corredo di familiari ad essi abbinati), 16 infermieri, 6 operatori soci-sanitari e 6 medici.

Barbara è un fiume in piena e ci racconta della sue vita di tutti i giorni, non quella lavorativa, ma quella privata legata ad un marito che l'ha abbandonata e a due figlie adolescenti sempre più esigenti dal punto di vista delle richieste economiche. A ciò aggiungiamo un affitto da pagare e le rate dell'auto da versare fino al 2022.

Difficile sopravvivere con uno stipendio statale così basso

La nostra interlocutrice ci fa degli esempio pratici:

    1. 450 euro mensili da pagare per l'affitto dell'appartamento in cui vive con le due figlie;
    2. 125 euro mensili per l'auto che ha dovuto acquistare per recarsi tutti i giorni dall'abitazione sui monti al luogo di lavoro;
    3. 80 euro mensili per pagamento rateale tablet, cellulari e pc delle due figlie;
    4. 150 euro mensili di bollette e spese varie;
    5. 150 euro mensili di carburante (senza contare l'assicurazione semestrale e il bollo di circolazione annuale);
    6. 500 euro per il vitto e le spese di casa (igiene, detersivi, detergenti, ecc.);
    7. il resto per le spese vive delle figlie (trasporti scolastici, libri, gite, vestiario ed altro).

Insomma una vita privata al limite, rinunciando al proprio benessere, alle proprie amicizie, ai propri amori e dedicandosi interamente al lavoro e alla crescita delle due ragazze.

Tante le rinunce

Barbara ha dovuto rinunciare a tutto ciò che le piaceva:

    1. non fuma più;
    2. non va più in palestra;
    3. non fa più ciclismo;
    4. non esce a fare aperitivi o cene con le amiche;
    5. non fa più viaggi;
    6. non va dal parrucchiere;
    7. per rimettersi in ghingheri compra trucchi e tinture per capelli al vicino discount;
    8. non va più dall'estetista;
    9. non acquista più libri e preferisce rileggere quelli che ha;
    10. non ha nemmeno il tempo per cercare un altro partner;
    11. ha dovuto dar via il suo cane, perché non era più in grado di custodirlo e di gestirlo per carenze economiche.

Servirebbero 2.000 euro al mese

Per una vita più dignitosa le servirebbero 2.000 euro al mese, lo stesso stipendio medio che andrebbe bene a tutti gli Infermieri Italiani, che sperano nelle proposte di Madia. Forse è solo un sogno, presto ci si sveglierà e ci si ritroverà di fronte alla classica bolla di sapone. Non fa nulla, gli Infermieri, abituati a lavorare instancabilmente, continueranno ad offrire la loro opera giorno dopo giorno al paziente sofferente, ma non accetteranno prese in giro, né dalla politica, né dalla classe sindacale.

Un ruolo di responsabilità

MinionNurse

Tra i sogni nel cassetto di Barbara? Quello di andare liberamente al cinema a guardare i Minions!

Il ruolo di Barbara è importante e nella sua Unità Operativa è diventata un punto di riferimento per tutti. E' un vero leader e sa gestire il suo gruppo di lavoro, cercando di superare i conflitti puntando sull'imparzialità e la coerenza. E' severa come Coordinatrice Infermieristica, così come lo è con le sue due figliole. Dietro quella corazza d'acciaio tuttavia c'è l'Infermiera di sempre, quella che ha scelto 15 anni fa di diventare una professionista della salute e di donarsi all'altro, cercando di soddisfare i bisogni di salute dei suoi assistiti.

Qual è il tuo sogno nel cassetto, se ne hai ancora uno?

Al di là dello stipendio e dei 2.000 euro al mese, vorrei potermi permettere una vacanza, un nuovo amore e perché no andare al cinema a vedere i Minions! Non è che non mi posso permettere di acquistare il biglietto e andarci da sola, ma quando penso che posso togliere dei soldi alle mie figlie mi tiro sempre indietro. La stessa cosa mi capita per l'acquisto dei vestiti o delle calzature, preferisco attendere i saldi o andare alla ricerca di occasioni nelle aree mercatali.

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