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Storie di persone, voci di infermieri

di Sandra Ausili

Un libro che andava necessariamente scritto da più persone. Una testimonianza, una narrazione che proprio dalla narrazione stessa prende forma. “Storie di persone, voci di infermieri. Un approccio innovativo allo studio della bioetica e della deontologia” – edito da McGraw Hill - propone storie di persone assistite narrate direttamente dagli infermieri che le hanno vissute, nella logica del nursing narrativo. Un patrimonio inestimabile di vissuti reso fruibile a studenti, infermieri e altri professionisti per la loro formazione, di base e continua.

Le storie delle persone assistite raccontate dagli infermieri

Florence Nightingale

Lavorare sulla bioetica del quotidiano, partire dai “casi”, dalle storie, dalla situazione assistenziale per analizzare (e imparare da) come sono stati affrontati dilemmi etici e deontologici, pane quotidiano per chi opera in sanità. È questo l’obiettivo che ha condotto P. Gobbi, R.A. Alagna, D. Campani, A. Colombo, D. Montani, C. Passoni, D. Rosa, O. Teti a scrivere “Storie di persone, voci di infermieri. Un approccio innovativo allo studio della bioetica e della deontologia”.

Il libro, edito da McGraw Hill, esplora diversi setting di cura e si articola in una serie di capitoli su un tema scelto tra quelli della "bioetica del quotidiano" e “bioetica di frontiera” che maggiormente interessano e vivono gli infermieri, ma anche tutti i professionisti impegnati ad operare nei contesti socio-sanitari assistenziali.

Per ogni argomento vengono proposti diversi casi, alcuni commentati, altri con una guida all’analisi e discussione; ogni argomento è preceduto da una breve introduzione/presentazione del problema etico a cui i casi si riferiscono, corredato da ampia bibliografia per l’approfondimento (in ambito formativo d’aula, ma anche individuale per l’autoformazione).

Le persone, attraverso le loro storie, diventano protagoniste del processo di cura

Nell'agire professionale l’Infermiere stabilisce una relazione di cura, utilizzando anche l'ascolto e il dialogo. Si fa garante che la persona assistita non sia mai lasciata in abbandono coinvolgendo, con il consenso dell’interessato, le sue figure di riferimento, nonché le altre figure professionali e istituzionali. Il tempo di relazione è tempo di cura.

Il "senso" di questo libro scaturisce dal Codice deontologico degli infermieri e la narrativa integra l'evidece based nel momento in cui, dando spazio alla pluralità di prospettive (assistito, cargiver, professionista sanitario), rende le decisoni clinico-assistenziali più complete, personalizzate, efficaci ed appropriate.

Una Consensus Conference del 2014 voluta dall'Istituto Superiore di Sanità - scrive nella presentazione al testo Barbara Mangiacavalli, presidente Federazione nazionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche (Fnopi) - ha spiegato che la narrazione del paziente e di chi se ne prende cura è un elemento imprescindibile della medicina contemporanea, fondata sulla partecipazione attiva dei soggetti coinvolti nelle scelte. Le persone, attraverso le loro storie, diventano protagoniste del processo di cura.

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