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Siamo infermieri e siamo dalla vostra parte. Basta violenze

di Redazione

Quella di diventare infermiere è una scelta. Ma quella di trovarsi di fronte ad una mole di lavoro extra di cui gli infermieri sono caricati oggi per la carenza di organici nelle strutture sanitarie non è esattamente una scelta, quanto piuttosto un'imposizione. Come se non bastasse, in questi giorni sento parlare di ferie estive non garantite al personale sanitario. È lo sfogo di un'infermiera al grido di dateci i diritti che ci spettano.

Non abbiamo scelto noi questa vita, garantite i diritti che ci spettano

Non voglio fuggire alle mie responsabilità, vorrei solo mantenere il mio posto di lavoro. Siamo obbligati a parlare bene della nostra azienda, pena il licenziamento.

E, a 40 anni, ho un mutuo che, come una spada di Damocle, vige sulla mia testa per i prossimi 25 anni. Non mi sento superiore ai miei concittadini che ogni giorno si recano al lavoro per poter gestire le spese quotidiane, ma in questi giorni sento parlare di ferie estive non garantite al personale sanitario...

Direte che sono fortunata ad avere un lavoro, ma questo lavoro non mi è stato regalato. Ho lavorato anche di notte durante l'università (sì, anch'io ho pulito scale e lucidato magazzini) per poter prendere quel pezzo di carta che pensavo potesse garantirmi una tranquillità, sia dal punto di vista economico che dal punto di vista lavorativo. Ho studiato per poter superare un concorso pubblico.

Ogni giorno vedo familiari entrare in reparto e chiedere di poter parlare con medici, infermieri e professionisti vari. Passate quei pochi minuti con i vostri cari. Il Covid ha cambiato tutti noi, ha deciso quando poter vivere le nostre ore con i nostri congiunti, ma alcuni non hanno capito che, noi infermieri, non abbiamo deciso tutto ciò.

Siamo dalla vostra parte... basta insulti, basta violenza. Siamo stanchi. Quando voi avete il giorno libero, pensateci; noi abbiamo solo lo smonto notte la maggior parte delle volte. I nostri figli non ci vedono, i nostri mariti ci cercano...

E no: non abbiamo scelto noi questa vita! Io ho studiato per garantire al mio prossimo una vita, anche se alcune volte in minima parte, migliore. Invece ora avete un'assistenza frettolosa e provata, noi, che somministriamo farmaci, a volte salvavita, siamo sempre scambiati per maneggiatori di pappagalli, come ci hanno definiti in TV.

Dateci i diritti che ci spettano, dateci il tempo che vorremmo passare con la nostra famiglia.

  • C. F. | Infermiera
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