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Inps a porte aperte: la previdenza degli iscritti alla gestione commercianti

di Redazione

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L’iniziativa fa parte di quell’operazione trasparenza annunciata dal presidente Inps, Tito Boeri, all’atto del suo insediamento.

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Inps a porte aperte: sempre e solo tasse da pagare?

ROMA. Prosegue l’operazione trasparenza “Inps a porte aperte”. In questa sezione, raggiungibile dall’home page del sito istituzionale (www.inps.it), vengono pubblicate informazioni che chiariscono le regole previste per la composizione e l’effettivo funzionamento dei maggiori fondi gestiti dall’Istituto.

La sezione “Inps a porte aperte” è dedicata a migliorare il rapporto informativo tra Ente e cittadini, al di là degli obblighi prescritti dalla legge. L’obiettivo è quello di rendere più chiari i meccanismi di funzionamento delle prestazioni erogate dall’Istituto. L’iniziativa fa parte di quell’operazione trasparenza annunciata dal presidente Inps, Tito Boeri, all’atto del suo insediamento.

 

Viene pubblicata oggi una scheda informativa sulla previdenza degli iscritti alla Gestione commercianti.

 

Sulla base della legge 22 luglio 1966 n 613, la categoria degli esercenti di attività commerciali è obbligatoriamente assicurata presso una apposita gestione assicurativa: “Gestione dei contributi e delle prestazioni previdenziali degli esercenti attività commerciali”, comunemente detta Gestione commercianti.

La legge ha esteso l’assicurazione obbligatoria per l’invalidità, la vecchiaia ed i superstiti agli esercenti piccole imprese commerciali iscritti negli elenchi degli aventi diritto all’assicurazione obbligatoria contro le malattie, agli ausiliari del commercio ed agli altri lavoratori autonomi iscritti nei predetti elenchi, nonché ai loro familiari coadiutori (coniuge, figli legittimi e legittimati e nipoti in linea diretta, ascendenti, fratelli e sorelle), che partecipano al lavoro aziendale, con carattere di abitualità e prevalenza.

Il rapporto iscritti/pensionati sin qui costantemente superiore all’unità, è destinato a peggiorare significativamente a medio-lungo termine. Negli ultimi cinque anni, la gestione riporta risultati economici negativi superiori al miliardo di euro.

Nel rimandare alla scheda informativa per approfondimenti, si riportano di seguito alcune particolarità del comparto:

  • Esiste un reddito minimo (minimale di reddito), sulla base del quale devono necessariamente essere versati i contributi, anche nel caso in cui il reddito effettivo, accertato ai fini fiscali, risulti inferiore a tale soglia.
  • I contributi sul reddito sono molto inferiori a quelli complessivamente dovuti nel Fondo Pensione Lavoratori Dipendenti da parte dei datori di lavoro e dei lavoratori.
  • Per determinate categorie di esercenti che cessino definitivamente l’attività commerciale nel periodo 1° gennaio 2009 - 31 dicembre 2016, è prevista, a domanda, l’erogazione di un indennizzo di importo pari al trattamento minimo di pensione.


La scheda contiene inoltre uno studio che rappresenta gli effetti di un ricalcolo contributivo applicato alle pensioni vigenti all’1.1.2015 della Gestione commercianti. Il 91% delle pensioni in essere subirebbe una riduzione se ricalcolate con il contributivo.

La scheda completa relativa alla Gestione dei contributi e delle prestazioni previdenziali degli esercenti attività commerciali è disponibile nella sezione “Inps a porte aperte” sul sito www.inps.it, insieme a tutte le altre già pubblicate.

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