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Lavoro Infermieri: 4000 precari e disoccupati da sistemare tra Lombardia e Campania

di Angelo

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Il governatore lombardo Roberto Maroni e il suo corrispettivo campano Vincenzo De Luca annunciano provvedimenti che potrebbero andare oltre le normative nazionali per non rischiare la paralisi dei sistemi sanitari regionali già al collasso. Anche in Liguria le Ipasvi chiedono nuove assunzioni.

NAPOLI. Tra la Lombardia e la Campania nasce una intesa da non sottovalutare per il futuro occupazionale di molti infermieri precari e disoccupati Italiani. Tra sblocchi delle mobilità, nuovi concorsi e bilanci regionali i governatori della Lombardia, Roberto Maroni, e della Campania, Vincenzo De Luca, stanno lavorando pur non sapendolo braccio a braccio per cercare di scongiurare la paralisi dei due Sistemi Sanitari Regionali, già sull'orlo del collasso.

In Lombardia e in Campania mancherebbero all'appello circa 4000 Infermieri, ma il blocco del turn-over impedisce le assunzioni di massa, pena grosse ammende per gli stessi Governi locali. E' il cane che tenta di mordersi la coda senza riuscirci.

Al tentativo di trovare una soluzione si aggiungono gli inviti e l'appoggio dei Collegi IPASVI della Lombardia, della Campania e anche della Liguria, che da qualche mese pressano perché di sblocchi lo stato delle cose.

Con l'obbligo imposto dall'Europa di rispettare le 11 ore di stacco tra i vari turni poi l'emergenza personale è salita alle stelle con aggravio delle spese per le Aziende sanitarie e dello stress degli stessi operatori.

Dal Nord, al Sud, passando per il Centro i problemi non cambiano. Di recente anche il governatore della Regione Puglia, Michele Emiliano, aveva chiesto aiuto al Governo Renzi per tentare di dare una speranza agli Infermieri pugliesi, molti dei quali vorrebbero ma non possono tornare a casa.

La situazione è allo sbando e se i Governatori regionali smetteranno di farsi sentire e di lottare tra non molto assisteremo al collasso del Sistema Sanitario Nazionale.

E' quanto emerso ieri a Roma durante lo sciopero generale della Pubblica Amministrazione che, seppur sottovalutato e "tagliato" dai principali mass-media nazionali, ha creato comunque un precedente e probabilmente l'avvio di una nuova fase di proposta e di rinnovamento.

Nel nome del dio denaro si può continuare a non garantire più la sicurezza e l'assistenza ai cittadini?

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