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Potenza, la Notte dei Briganti costa caro a due figuranti, morti dopo lo scoppio di un'arma "finta"

di Redazione

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Polemiche a non finire in Basilicata, dove da ieri oltre che rievocare la dicotomia tra Regno Piemontese e Brigantaggio post e pre-unitario, si ricorderà la perdita di due vite, due cinquantenni che volevano solo ridare dignità alla storia del Sud d'Italia.

POTENZA. La “notte dei briganti” di Potenza, rievocazione storica dell’epoca del brigantaggio, è finita in tragedia: due figuranti sono morti a causa dell’esplosione del fucile di scena e cinque sono rimasti gravemente feriti, uno dei quali è un minorenne figlio di uno degli organizzatori.

Il primo figurante è morto sul colpo, il secondo è deceduto all’Ospedale "San Carlo" di Potenza, dove era stato portato in emergenza assieme ad altre cinque persone rimaste ferite, tra le quali un bambino che oggi lotta per sopravvivere, colpito all'addome e al petto da schegge impazzite dell'arma esplosa.

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Una rappresentazione brigantesca.

Tante le polemiche che ora costringeranno (ed è positivo) tutte le rappresentazioni storiche a rivedere il loro troppo "realismo".

È successo in Contrada Dragonara, mentre i partecipanti alla manifestazione, con costumi d’epoca, si preparavano a mettere in scena la fucilazione di alcuni briganti.

La presentazione dell’appuntamento, organizzato dal Circolo Culturale Dragonara, anticipava che i figuranti avrebbero invaso il centro storico e alcune contrade rurali in costumi d'epoca, non escludento "colpi di scena". Spettacolo surreale quello di fronte a cui si è trovato il pubblico presente, sospeso tra finzione e realtà.

La Procura competente ha avviato l'inchiesta sul caso, mentre i medici stanno lottando giorno e notte per salvare i 5 disperati.

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