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Séraphine De Senlis, da paziente in manicomio ad artista ricercata e apprezzata

di Angelo

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Sono tanti i sui predecessori che sono stati scoperti, riscoperti e apprezzati dopo la loro dipartita terrena. L'esperienza pittorica della nostra "ripresa" dalla critica d'arte Katia Ricci. A Foggia una manifestazione a lei dedicata presso il locale Museo Civico.

DeSenlisFOGGIA. Séraphine De Senlis, per molti è solo una paziente deceduta in manicomio, ex-cameriera, poverissima; per altri è un artista senza rivali, le cui ali sono state tarpate dal ricovero coatto in uno dei peggiori istituti “detentivi” d’Italia.

A ripercorrere le sue gesta artistiche ed espressive ci penserà Katia Ricci, operatrice culturale e da sempre attenta alle lotte e alle conquiste sociali.

Attraverso le immagini dei capolavori di De Senlis e la ricostruzione dei problemi rivenienti da una presunta patologia psichiatrica la Ricci cercherà di ricostruire la biografia di questa artista per molti sconosciuta.

All’appuntamento, previsto presso il Museo Civico di Foggia per il 26 maggio 2015 a partire dalle ore 18.00, prenderanno parte molti cultori della materia, ma anche medici e infermieri esperti di malattie psichiatriche che da anni si battono per la definitiva chiusura dei “luoghi di detenzione” (prigioni moderne e passate della mente che non hanno più ragione di esistere e che nonostante la Legge Basaglia in molte realtà d’Italia hanno continuato ad esistere sotto mentite spoglie).

Interverranno per l’occasione Gloria Fazia, direttrice del Museo Civico, Antonietta Lelario dell’Associazione “La Merlettaia” e Alessandra Benvenuto che coordinerà i lavori.

Vietato mancare.

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