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Specializzazioni Infermieristiche

L’infermiere specialista in Wound Care

di Aislec

La cura delle lesioni cutanee rappresenta uno dei bisogni di salute espressi dalla popolazione sempre più emergente a cui un sistema sanitario efficiente deve essere in grado di rispondere con strategie preventive e pro-attive.

Nonostante la diffusione sempre più ampia, questo problema sembra non ricevere un’adeguata attenzione dai sistemi sanitari, che focalizzano la loro attenzione su patologie potenzialmente mortali e sottostimano la complessità di cura sottesa alle lesioni cutanee, senza tenere in adeguata considerazione le importanti funzioni che l’apparato tegumentario svolge per il nostro organismo.

Infermieristica e Wound Care: una chiave di volta nel sistema salute

Se la qualità dell’assistenza infermieristica è intesa come “la capacità della medesima di integrarsi nel processo di cura migliorando lo stato di salute della popolazione di riferimento, attraverso il soddisfacimento dei bisogni di assistenza infermieristica delle persone assistite, nei limiti concessi dalle conoscenze, dalle tecnologie e dalle risorse disponibili...”, allora è necessario investire nelle competenze avanzate.

Tali competenze sono in grado di garantire una risposta appropriata ed efficace al problema di salute rilevato, considerata anche la variabilità di azioni tese al raggiungimento del risultato da parte dei vari stakeholders.

La competenza è una garanzia per la qualità e la sicurezza in ambito clinico, che sono diventate gli obiettivi della politica sanitaria in molti paesi e che mirano a contrastare una serie di eventi avversi, tra cui le ulcere da pressione, considerate un indicatore di qualità dell’assistenza infermieristica.

La diretta responsabilità del processo di cura da parte degli infermieri e degli esiti che da essa derivano, ha determinato lo sviluppo del Nursing Sensitive Outcome (NOC), che rappresenta un elemento strategico per tutti i sistemi sanitari al fine di valutare l’efficacia degli interventi e fornire informazioni per migliorare la qualità delle cure. Mediante l’utilizzo di indicatori, i NOC riflettono i miglioramenti inerenti alle prestazioni sanitarie, che si traducono in potenti strumenti decisionali per indirizzare scelte e modelli organizzativi, nonché orientare il cambiamento sotteso al ridisegno dei servizi sanitari ad oggi sempre più necessari.

I NOC sono l’espressione delle misure quali-quantitative delle cure erogate al paziente ed esprimono le perfomance organizzative in termini di efficacia e di appropriatezza.

In Italia, l’Infermiere specialista in Wound Care, contrariamente a quello che avviene in altri paesi europei, non riceve un adeguato inquadramento professionale e contrattuale all’interno dei contratti collettivi di sanità pubblica e privata del Sistema Sanitario Nazionale.

Attualmente, la volontà di ridiscutere il ruolo degli infermieri e rendere concreta l’implementazione delle sue competenze viene confermata dal documento prodotto dal Tavolo Tecnico Scientifico della Professione Infermieristica e inviato ai Direttori Generali del Ministero della Salute per la sua approvazione, all’interno del quale si ribadisce la necessità di attivare la formazione infermieristica di tipo specialistico e sostenere lo sviluppo di carriera dei professionisti infermieri.

Per questo motivo la Federazione Nazionale dei Collegi IPASVI, vista la Legge 190/2014, contenente il comma 566, nel quale si definisce che “un professionista, in base all’esperienza acquisita ed a seguito di percorsi di studio e di aggiornamenti specifici, stage, formazione ed esperienza sul campo è in grado di prendere decisioni complesse nell’ambito del processo assistenziale e di esercitare competenze clinico-assistenziali specialistiche”, che ha posto le basi per una ridefinizione dei ruoli, funzioni e modalità operative dei professionisti sanitari, sostenendo l’evoluzione delle loro competenze, ha costituito un gruppo di infermieri esperti per elaborare una proposta riguardo tale tematica, indicando differenti percorsi formativi dell'infermiere:

  • con competenze cliniche "perfezionate";
  • con competenze cliniche "esperte";
  • con competenze cliniche "specialistiche". 

La proposta è sintetizza dallo schema sotto riportato, che si articola su due assi:

  • l’asse della clinica: rappresenta la linea della “produzione” di servizi e del governo dei processi assistenziali, che descrive i diversi livelli di approfondimento delle competenze e delle responsabilità;
  • l’asse della gestione: rappresenta la linea del governo dei processi organizzativi e delle risorse con l'obiettivo di facilitare/garantire l'efficacia e l'appropriatezza dei servizi e la qualità dei risultati.

Su entrambi gli assi sono posizionati quattro livelli di competenza dell’infermiere acquisiti attraverso specifici percorsi formativi.

I livelli formativi corrispondono:

  • ad un approfondimento delle competenze, sull’asse della clinica, sostenuta da una formazione adeguata e da un approfondimento delle conoscenze e delle capacità assistenziali;
  • ad un’espansione delle competenze, sull’asse della gestione, che tende a svilupparsi nell’area della governance e dei processi organizzativi.

La figura dell’infermiere specialista viene definita attraverso la Legge 43/2006 grazie al riconoscimento della formazione post-base come definizione di competenze cliniche/gestionali avanzate.

L’infermiere specialista in Wound Care è un professionista in possesso del Master Universitario di I livello per le funzioni specialistiche, che esercita una competenza specifica nell’area assistenziale clinica, nell’ambito della prevenzione e cura delle lesioni cutanee, oltre che nell’utilizzo delle medicazioni cosiddette “avanzate”; egli presta la propria opera nei settori assistenziali, organizzativi e gestionali per realizzare un’assistenza orientata al paziente e impegnata nello sviluppo delle strutture e delle tecnologie, agita con autonomia professionale, assumendosi la diretta responsabilità del processo di cura.

L’infermiere specialista nella cura delle ferite è responsabile di accertare i rischi e di valutare le lesioni difficili che non presentano segni di infezione generale, segni di ipoperfusione secondaria a patologia arteriosa e da segni di patologia venosa. Il campo di azione di questa figura professionale prevede la cura delle lesioni:

  • da pressione;
  • diabetiche;
  • vascolari;
  • oncologiche (neoplastiche e iatrogene);
  • post-chirurgiche;
  • post-traumatiche.

Il D.lgs n.15/2016 ribadisce e conferma quanto già attribuito normativamente e riconosce agli infermieri italiani: “…la competenza di individuare autonomamente le cure infermieristiche necessarie ai pazienti utilizzando le conoscenze teoriche e cliniche attuali, nonché di pianificare, organizzare e prestare le cure infermieristiche nel trattamento dei pazienti, sulla base delle conoscenze e delle abilità acquisite (indicate nel Dlgs 206/2007) in un’ottica di miglioramento della pratica professionale”.

Di cosa si occupa esattamente l’Infermiere specialista in Wound Care?

L’infermiere specialista in Wound Care si occupa di:

  • effettuare una valutazione complessiva del rischio di sviluppo di lesioni cutanee nei pazienti, in tutte le situazioni clinico-assistenziali e a domicilio;
  • individuare ed elaborare gli strumenti infermieristici per la pianificazione assistenziale nel wound care;
  • individuare, selezionare e utilizzare gli strumenti e i dispositivi idonei per la prevenzione delle lesioni da pressione;
  • effettuare una valutazione delle diverse tipologie di lesioni cutanee croniche patologiche (lesioni da pressione, vascolari, diabetiche, da ustione, traumatiche e neoplastiche);
  • impostare il trattamento di lesioni cutanee croniche correlate nella situazione specifica, in collaborazione con le altre figure professionali componenti l'équipe;
  • eseguire il bendaggio compressivo degli arti inferiori previa misurazione dell’Indice ABPI (misurazione indice caviglia-braccio);
  • contribuire al miglioramento continuo della qualità assistenziale, attraverso l'utilizzo nella pratica clinica di conoscenze validate secondo i criteri dell'evidenza scientifica e la revisione periodica degli strumenti operativi in uso nelle Unità Operative;
  • fornire consulenza per la valutazione e il trattamento delle lesioni cutanee croniche;
  • partecipare ad attività di ricerca infermieristica nella situazione specifica;
  • realizzare attività di tutorato clinico nei confronti di studenti o di altri operatori in formazione;
  • conoscere e progettare forme di attività professionale innovative nell'ambito del Wound Care;
  • conoscere i principi dell’Evidence Based Nursing e sviluppare la capacità di utilizzare la metodologia della ricerca nell’ambito specifico.

Inoltre, partecipa ai lavori delle Commissioni per la definizione delle gare di acquisto dei prodotti e dispositivi per la prevenzione e trattamento delle lesioni. Lo specialista ha un ruolo fondamentale anche nella ricerca e nella gestione dei progetti, collaborando a progetti intra e inter-aziendali, eseguendo studi di rilevazione statistica o epidemiologica.

È responsabile dell’organizzazione, della consulenza e dell’assistenza ai pazienti con lesioni cutanee all’interno dei servizi infermieristici aziendali, è referente di Unità Operativa e/o ADI per le problematiche relative al wound care.

Alla luce delle mutazioni intervenute nell’assetto e nell’evoluzione della professione infermieristica e del concetto stesso di assistenza - che in una chiave europeista include competenze tecniche nuove e trasversali - si rende necessario esplorare ciò che fino ad oggi è stato stabilito come concetto di competenza alla luce delle indicazioni degli esperti del settore, riconoscendo le enormi potenzialità legate alle elevate competenze agite per il raggiungimento degli obiettivi assistenziali.

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