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Il traduttore che rivoluzionerà il mondo

di Marco Alaimo

Un traduttore universale nei nostri ospedali 24h su 24h sarebbe veramente utile, Medici e Infermieri sempre pronti a capire e parlare tutte le lingue del mondo. Ma è possibile abbattere le barriere linguistiche? La comunicazione in tutte le lingue sarà possibile anche per chi non è esperto? Sembra proprio di sì.

Infermieri e Medici arriva un nuovo alleato, abbattimento definitivo le barriere linguistiche

Arriva sul mercato "ili" lanciato nel corso del  Ces 2016 ( Consumer Eletronics Show) ovvero la mostra dell'innovazione della tecnologia di Las Vegas dove si è meritato l’Innovation Award.

E' un traduttore universale in tempo reale, che potrebbe rivoluzionare anche il mondo sanitario. Infermieri e Medici sono sempre di più alle prese con cittadini multietnici, nei pronto soccorsi Italiani accedono molti stranieri e non tutti parlano Inglese, gli stessi professionsiti della salute non sempre sono così preparati per rispondere alle esigenze di questo mondo globalizzato.

il traduttore universale in tempo reale

il traduttore universale in tempo reale

Le barriere linguistiche possono essere un grosso problema per la diagnosi e la cura.

Non solo però pronto soccorso, nella quotidianità questo nuovo strumento Hi-tech promette di conquistare anche i più scettici, verrà lanciato sul mercato a breve (Marzo ed Aprile del 2016) e con un prezzo alla portata di tutti.

Quest tecnologia è molto piaciuta anche perchè ricorda il traduttore universale indossato dai membri della nave spaziale Enterprise di Star Trek  utilizzato per esplorare nuovi mondi e farsi capire dalle altre razze aliene.

si potrà indossare come una collana

si potrà indossare come una collana

Molto semplice l'utlizzo che prevede attualmente inglese - giapponese - cinese e viceversa ma stanno preparando già la versione francese, tailandese e coreana,  oltre che l'arabo, lo spagnolo e l' italiano.

Al suo interno è presente una sorta di biblioteca lessicale pre-caricata che lavora con in chipset di sintesi vocale e non avrà bisogno di Wi-Fi.

La tecnologia quindi ci viene in aiuto, ma questo non ci deve mai far dimenticare quanto la comunicazione non solo verbale sia essenziale per il "buon sanitario", che ha in cura la persona e deve capire sempre le necessità e i bisogni degli assistiti.

Oggi abbiamo un aiuto in più e forse le nostre amministrazioni potranno prendere in considerazione il suo utilizzo quando i mediatori culturali non sono raggiungibili oppure in necessità di forte barriera linguistica.

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