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Value: ecco la strategia di Gimbe per salvare il Servizio Sanitario Nazionale

di Angelo

CartabellottaGimbe

Ha preso il via a Bologna l'11a Conferenza Nazionale del Gruppo Italiano per la Medicina Basata sulle Evidenze, voluta dal presidente Nino Cartabellotta.

BOLOGNA. Ha preso il via a Bologna la 11a Conferenza Nazionale della Fondazione GIMBE che quest'anno verte sul rischio concreto di perdere il nostro Servizio Sanitario Nazionale. Ad introdurre i lavori il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta.

Cartabellotta ha fatto il punto sulla situazione attuale in Italia ricordando che occorre investire meno denaro pubblico; stare attenti all'arrivo sul piano nazionale e locale delle assicurazioni private (si rischia il crollo del sistema pubblico); far prevalere il concetto di "value", ovvero ridurre gli sprechi e puntare sulla qualità e sulle evidenze scientifiche validate.

Quattro le aree concettuali presentate da Cartabellotta: il già citato "value" (Value = patient outcome/costs), gli sprechi, il disinvestimento (recupero del denaro che è possibile recuperare) e la riallocazione.

"Occorre contenere i costi per ottenere un tangibile, elevato ed effettivo ritorno di salute", ha spiegato Cartabellotta.

GimbeBologna2016

Il pubblico presente all'evento di Gimbe.

E citando il giapponese Toyota ha ricordato che "gli sprechi sono generati da attività che consumano risorse senza generare alcun valore".

Nino Cartabellotta nasce a Palermo nel 1955 e si laurea in Medicina e Chirurgia, specializzandosi in Gastroenterologia e Medicina Interna. Nel 1996 ha fondato il Gruppo Italiano per la Medicina Basata sulle Evidenze (ovvero GIMBE).

Gli sprechi in Italia raggiungono oramai 25,64 miliardi di euro, seguendo una stima di Don Berwick, ovvero il 23% della spesa sanitaria complessiva che è di 111,475 miliardi (dati 2014).

Nel dettaglio:

- sovra-utilizzo > 30%; frodi e abusi > 20%; acquisti a costi eccessivi > 16%; sotto-utilizzo > 12%; complessità amministrative > 12%; inadeguato coordinamento assistenza > 10%.

La riqualificazione del SSN quindi non può che passare dal disinvestimento delle risorse e dalla riduzione all'osso degli sprechi.

"E non si può partire con la riqualificazione se tutti gli attori della sanità, ovvero medici, infermieri e altri professionisti della salute non iniziano a lavorare assieme e il mio appello ai rappresentanti delle professioni presenti in aula è a sederci tutti assieme ad un tavolo e ad iniziare a lavorare per il bene dei nostri pazienti" - ha concluso Cartabellotta.

Nurse24.it segue in diretta l'evento.

 

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