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dalla redazione

Scandalo 118, le Iene ricevono centinaia di segnalazioni su finte Onlus in tutta Italia

di Angelo

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Il ministro della salute Beatrice Lorenzin chiede alla trasmissione di Italia1 tutta la documentazione per avviare una ispezione su tutto il territorio nazionale. L'ombra della Mafia dietro gli appalti dell'emergenza/urgenza.

ROMA. Le Iene, la trasmissione d'inchiesta di Italia1, torna a parlare di finte Onlus e dei volontari pagati in nero (Infermieri, autisti e soccorritori a vario titolo), senza contributi, senza ferie e senza malattia. Nella puntata andata in onda poco fa sulla rete Mediaset è stata presa di petto anche il ministro della salute Beatrice Lorenzin che si è detta stupita di quanto scoperto dalle Iene e di essere pronta ad avviare in tutta Italia una indagine conoscitiva per scovare i finti volontari e chi li gestisce.

La trasmissione di Italia1, che nei giorni scorsi aveva fatto emergere lo scandalo del 118 nel Lazio, ora torna sull'argomenti parlando di centinaia di segnalazioni piombate in redazione da tutta la nazione e avente come unico filo conduttore lo sfruttamento e il lavoro nero.

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Denunce alle Iene sono pervenute da tutta Italia: è uno sfruttamento diffuso e le finte Onlus del 118 sono tantissime in tutta la nazione.

In pratica, con due servizi televisivi le Iene hanno dimostrato che vi è un sommerso (che poi tanto sommerso non è) dietro al servizio dell'emergenza/urgenza affidato al volontariato: lavoratori pagati con rimborsi spese fino a 1.500 euro al mese e operanti nella completa clandestinità indossando divise e firmando documenti in qualità di volontari. Volontari non lo sono e dietro il loro utilizzo si pensa che ci siano anche organizzazioni malavitose.

Per fortuna in Italia ci sono realtà che funzionano e che rappresentano vere Onlus, come alcune scovate nel Nord d'Italia, ma nel resto dello Stivale è sempre la stessa melma: segnalazioni di sfruttamento sono pervenute dal Lazio, dalla Toscana, dalla Calabria, dalla Sicilia, dalla Liguria, dalla Sardegna, dalla Puglia, dall'Umbria e dal resto delle regioni italiane.

Infermieri, autisti e soccorritori vengono pagati in Calabria addirittura 1 euro all'ora per 12 ore continue di attività. Nei casi più fortunati si arriva a 3,5/4,5 euro.

Per questo le Iene hanno contattato ed incontrato la Lorenzin per chiederle di intervenire e mettere fine a queste situazioni scandalose che stanno distruggendo il volontariato e mortificando tantissimi neo-laureati in Infermieristica (va ricordato che lo sfruttamento continua ad avvenire sotto gli occhi di tutti e con fondi dello Stato Italiano).

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Basta con lo sfruttamento e con i finti volontari, valorizziamo le organizzazioni non lucrative che lavorano seriamente e che non abusano della professione altrui e non truffano lo Stato.

E' giunto anche il momento che la Federazione Nazionale dei Collegi IPASVI presenti un'apposita denuncia agli organi proposti e con essa quei sindacati che dovrebbero rappresentare i lavoratori (ANCHE QUELLI IN NERO), ma che hanno dimenticato di farlo.

Ai ragazzi e alle ragazze vittime di questi farabutti e sfruttatori va tutta la nostra solidarietà e l'invito ad andare oltre l'omertà denunciando gli sfruttatori.

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