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Diabete Romagna sostiene le persone ammalate finanziando professionisti podologi per prevenire il piede diabetico

di Redazione

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Il diabete è una malattia purtroppo sempre più diffusa e che, se non adeguatamente gestita, può portare a importanti problematiche per la vita del paziente. Una delle complicanze più frequenti ed invalidanti del Diabete è sicuramente quella agli arti inferiori (CAI), meglio nota come “piede diabetico”.

RIMINI. L’Associazione Diabete Romagna, che lavora in sinergia con i reparti di Diabetologia degli ospedali Bufalini di Cesena, Infermi di Rimini e Morgagni - Pierantoni di Forlì per migliorare la qualità della vita delle persone e garantire loro elevati livelli di assistenza, sostiene la prevenzione di una delle più gravi complicanze della malattia, il piede diabetico, finanziando un’equipe di podologi.

Il servizio, già operativo da anni è stato rafforzato nel 2015 segnando un importante passo in avanti nell’assistenza e nel supporto al paziente con Diabete della Romagna.

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Un piede diabetico.

Il diabete è una malattia purtroppo sempre più diffusa e che, se non adeguatamente gestita, può portare a importanti problematiche per la vita del paziente. Una delle complicanze più frequenti ed invalidanti del Diabete è sicuramente quella agli arti inferiori (CAI), meglio nota come “piede diabetico”. Questa complicanza è responsabile della maggior parte delle amputazioni di arto inferiore nei paesi industrializzati e dei giorni di degenza nei pazienti con diabete. In Italia, su un dato di 14.234 amputazioni, ben 8.741 sono state fatte a persone diabetiche, facendo del diabete la principale causa di amputazioni sul territorio nazionale. I costi relativi al trattamento di questi casi sono i pi&ugr! ave; alti tra quelli relativi alla gestione della patologia del diabete e delle sue complicanze. L’ospedalizzazione e le invalidità riportate dal paziente ricadono tutta sulla famiglia e sulla collettività.

Tutti i pazienti con diabete a rischio devono essere sottoposti a un esame completo del piede almeno una volta all’anno. Nei pazienti a elevato rischio l’ispezione dei piedi deve essere effettuata ad ogni visita.  Le amputazioni, il cui costo sociale è elevatissimo, si possono prevenire con adeguati controlli e una buona qualità della cura. Si raccomanda almeno un controllo all’anno del piede, ma dati recenti indicano che solo il 20% delle persone con diabete in Italia fa opportuni controlli. I risultati degli studi dimostrano che è possibile ottenere una riduzione delle amputazioni con un miglioramento della qualità della cura.

All'interno dell'ambulatorio del Piede Diabetico della Diabetologia dell’ospedale Morgagni Pierantoni di Forlì operano un medico endocrinologo, due infermiere professionali, e tre podologi, questi ultimi finanziati dall’Associazione Diabete Romagna, che affiancano il personale ospedaliero. L’equipe multidisciplinare coinvolge diversi professionisti all'interno dell’Azienda Sanitaria e grazie a tale collaborazione e alla notevole esperienza acquisita è possibile affrontare in modo rapido ed efficace la complicanza del Piede Diabetico. I podologi finanziati dall’associazione Diabete Romagna Onlus hanno svolto nel 2015 in media 30 accessi di pazienti con diabete ogni settimana, permettendo all’ambulatorio del piede di raddoppiare gli accessi altrimenti previsti. Finanziare i costi del personale specializzato in podologia vuol dire permettere ad un numero sempre maggiore di persone di ridurre i rischi di complicanze agli arti, un grandissimo sollievo per chi deve convivere tutti i giorni con una malattia cronica come il diabete.

 

“Siamo grati a tutti i nostri donatori perché è grazie a loro se sentiamo sempre più vicino il sogno di un mondo in cui il diabete non abbia più potere di decidere della vita di nessuno.” Queste le parole di Pierre Cignani, Presidente dell’associazione Diabete Romagna. Per approfondire le attività dell’associazione www.diabeteromagna.it.

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