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FNOPI

Manifesto deontologico infermieri per emergenza Covid-19

di Redazione

Non eroi, ma professionisti scientificamente, responsabilmente e deontologicamente preparati. E i cittadini devono saperlo: quella dell'infermiere è una visione del bene collettivo che prevale su quella dell'interesse individuale. Così in una nota la Federazione nazionale degli ordini delle professioni infermieristiche (Fnopi), a un anno dal varo del nuovo Codice deontologico degli infermieri, ha messo a punto un Manifesto deontologico per la pandemia Covid-19, perché in un momento di difficoltà estrema, nel quale tutto sembra diventare impervio e nel quale più forte, e giustificata, è la tentazione di semplificare, crediamo che le qualità professionali e deontologiche degli infermieri possano e debbano essere portate in primo piano, praticate, comunicate ai cittadini.

Pandemia Covid-19, il manifesto deontologico ad hoc degli infermieri

Gli infermieri non hanno dubbi e lo scrivono a chiare lettere: Il racconto, oggi così enfatizzato, dell'eroismo dei professionisti della sanità, domani potrebbe diventare un ricordo, superato da nuovi argomenti, da conflitti, dalla superficialità della comunicazione.

Bisogna allora investire per far diventare permanente la percezione sociale del ruolo dell'infermiere, fatta anche del contenuto etico della professione - afferma la presidente Fnopi, Barbara Mangiacavalli - allora ecco che entrano in gioco per Covid-19 alcune regole deontologiche che in questo momento sono più reali che mai

Commenti (1)

lorenzof90

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1 commenti

vecchie retoriche

#1

Fare tutto il possibile sempre.. non sono d'accordo, è la solita retorica che ci ha ridotto a sguatteri del sistema sanitario.
Soprattutto durante una pandemia abbiamo un diritto alla salute pure noi, abbiamo dei diritti sindacali pure noi.
A me sembra la versione ancora più becera dell'articolo presente nel vecchio codice deontologico
Articolo 49 " l'Infermiere, nell'interesse primario degli assistiti compensa le carenze e i disservizi che possono eccezionalmente verificarsi nella struttura in cui opera."
Per non parlare del diritto di autodeterminazione del paziente e dell'autonomia decisionale che ci caratterizza.