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COVID-19

Impatto psicologico per gli operatori in prima linea

di Alberto Dionigi

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Gli operatori sanitari hanno una soglia di sopportazione e capacità di reazione agli eventi avversi molto più alta della normale popolazione. Tuttavia, questa emergenza sta mettendo a dura prova la tenuta emotiva di coloro che lavorano a stretto contatto con pazienti COVID-19.

Quali emozioni provano gli operatori che assistono pazienti COVID-19

Ciò è dovuto ad una pluralità di fattori quali il rischio di contagio in prima persona, il doversi confrontare con una malattia nuova e sconosciuta, l’elevata mortalità, sofferenza per la perdita di pazienti e colleghi, i cambiamenti nelle pratiche e procedure di lavoro, necessità di fornire un maggiore supporto emotivo ai pazienti in isolamento, la fatica fisica legata all’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale a causa dell’isolamento a cui sono sottoposte.

Queste difficoltà si amplificano una volta terminato il turno di lavoro, a causa della stanchezza fisica e mentale e dell’isolamento forzato dalla propria famiglia a cui molti operatori sono tenuti.

Gli operatori che si stanno confrontando con pazienti COVID-19 possono provare una serie di emozioni, quali:

  • Ansia: data dalla paura di essere contagiati e di essere essi stessi veicolo di contagio per i propri cari
  • Impotenza: essendo il coronavirus un “nemico invisibile” e (al momento) senza una cura precisa, può aumentare il proprio senso di frustrazione
  • Senso di colpa: inerente l’aver contagiato qualche altra persona o per sentire di non riuscire a fare quanto si vorrebbe
  • Rabbia: data dalla carenza di dispositivi di protezione e dall’impossibilità di svolgere al meglio il proprio lavoro di cura e assistenza

Azioni mirate al contenimento dello stress

Il protrarsi di questi eventi stressanti può portare a sviluppare sintomatologie psicologiche più marcate quali depressione, disturbi d’ansia e il disturbo post traumatico da stress. Per questo motivo è importante tenere monitorato il proprio stato di salute psicologica e intraprendere azioni mirate al contenimento dello stress, nel caso in cui l’operatore presenti:

  • Insonnia
  • Nervosismo, sia fra colleghi, sia in famiglia
  • Incapacità a “staccare” la testa una volta terminato il proprio turno lavorativo
  • Difficoltà di concentrazione e memoria
  • Stanchezza cronica
  • Immagini intrusive di situazione drammatiche vissute durante il lavoro
  • Attivazione di allerta costante
  • Senso di estraneazione una volta rientrati a casa

Alcune delle strategie maggiormente utilizzate per la gestione dello stress, consistono in:

  • Rimanere nel qui ed ora: non sappiamo quando questa pandemia terminerà, ma pensare al futuro ora non fa altro che accrescere lo stato di allerta e la conseguente ansia. È prioritario concentrarsi sul lavoro da fare nel corso della giornata, senza pensare a quello che potrà essere domani o fra una settimana
  • Praticare il rilassamento: ritagliarsi un momento (anche cinque minuti) per sé stessi, in modo da scaricare le tensioni della giornata passata
  • Cercare di mantenere stili di vita salutari: mangiare in modo sano, idratarsi a sufficienza e ridurre l’assunzione di caffeina, nicotina e alcool
  • Riposarsi: è importante cercare di dormire sufficientemente. Può aiutare impostare la sveglia per coricarsi, in modo da darsi un orario prestabilito. Spesso si procrastina l’orario della messa a letto, perdendosi in attività futili e diminuendo la possibilità di avere un sonno ristoratore
  • Confrontarsi con i colleghi: sia ad inizio che a fine turno, condividere la percezione personale è fondamentale per trovare un supporto reciproco
  • Mantenere le relazioni sociali: mai come ora è importante non isolarsi e mantenere le relazioni con i propri cari, attraverso tutti i device digitali che abbiamo disposizione

Nel caso in cui queste strategie non sortissero effetti positivi o la situazione dovesse peggiorare, ricordiamo che numerose Azienda Sanitarie hanno messo a disposizione, a titolo gratuito, un pool di psicologi preparati ad assistere il personale sanitario in questo delicato momento.

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