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Galateo della tosse, una risposta alle emergenze infettive

di Daniela Accorgi

La prevenzione della diffusione di microrganismi in ambito sanitario e comunitario è sempre più spesso legata ad interventi in “emergenze” come il recente caso di diffusione del nuovo coronavirus o della Klebsiella pneumoniae di tipo New Delhi in Toscana. La risposta è questi fenomeni è complessa, ma anche più legata a comportamenti individuali che devono essere adottati nei momenti di socializzazione o negli ambienti sanitari o socio-sanitari dove può avvenire la diffusione; tra questi, il galateo della tosse e l’igiene delle mani.

Emergenze infettive, l'importanza del galateo della tosse

Come cittadini e operatori sanitari occorre essere consapevoli che queste emergenze si ripeteranno negli anni a venire per una serie di fattori difficilmente contrastabili quali quelli legati ai nostri stili di vita, modelli economici e interventi sanitari.

Un’economia globalizzata mette continuamente in contatto mezzi e persone; si stima infatti che in questo momento sulla nostra testa possano volare 9.728 aerei che stanno trasportando 1.270.406 persone e che circa 20 milioni di container siano in viaggio nei nostri mari.

I nostri sistemi sanitari stanno garantendo risposte a problemi sanitari sempre più complessi in soggetti sempre più suscettibili al rischio infettivo grazie a procedure sanitarie sempre più invasive.

La risposta a queste complessità è stata possibile anche grazie all’aumento del consumo di antibiotici che di fanno hanno determinato un aumento della diffusione di microrganismi con multiresistenza antibiotica.

Il fenomeno delle multiresistenze antibiotiche è poi incrementato dall’utilizzo di antibiotici in zootecnia e in agricoltura; dalla diffusione delle infezioni ospedaliere causate da microrganismi antibiotico-resistenti (e il limitato controllo di queste infezioni) e da una maggiore diffusione dei ceppi resistenti dovuto a un aumento dei viaggi internazionali e dei flussi migratori.

La risposta è questi fenomeni è complessa, ma anche più legata a comportamenti individuali che devono essere adottati nei momenti di socializzazione o negli ambienti sanitari o socio-sanitari dove può avvenire la diffusione.

In particolare di fronte a malattie di tipo respiratorio dove gli starnuti, la tosse o il semplice parlare possono diffondere nell’ambiente grandi quantità di goccioline che possono venir inalate dalle persone nelle strette vicinanze di una persona infetta e di conseguenza attivare la catena dell’infezioni.

Le due azioni fondamentali sono l’igiene delle mani e il galateo della tosse, che devono essere adottate quando la persona presenta segni e sintomi di infezione come ad esempio tosse, febbre o sintomi di raffreddamento.

L’igiene delle mani è oggi diventata una misura applicabile in tutti i contesti grazie alla possibilità di avere a disposizione flaconi di gel idroalcolico che permettano di eseguire la frizione delle mani senza l’utilizzo di acqua. È importante averli a disposizione e utilizzare quelli messi a disposizione nelle strutture sanitarie e socio-sanitarie vicino al letto del paziente.

Gli operatori sanitari dovrebbero conoscere ed applicare correttamente l’igiene delle mani nei 5 momenti definiti dall’OMS. Diventa fondamentale l’applicazione del Galateo della Tosse, ovvero quelle semplici misure che in maniera meccanica impediscono la diffusione nell’ambiente di goccioline generate da tosse, starnuti o fonazione.

L’infermiere non deve far venir meno la sua funzione educativa ai pazienti ad ai visitatori nel far applicare queste regole semplici ed efficaci come ci ricordano l’articolo 2 del nuovo codice deontologico del 2019 e l’articolo 1 comma 2 del profilo professionale.

Codice Deontologico 2019 - Articolo 2 – Azioni

L’Infermiere orienta il suo agire al bene della persona, della famiglia e della collettività. Le sue azioni si realizzano e si sviluppano nell’ambito della pratica clinica, dell’organizzazione, dell’educazione e della ricerca.

Profilo professionale (D.M. 739/1994)

L'assistenza infermieristica preventiva, curativa, palliativa e riabilitativa è di natura tecnica, relazionale, educativa. Le principali funzioni sono la prevenzione delle malattie, l'assistenza dei malati e dei disabili di tutte le età e l'educazione sanitaria.

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