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Varicella in gravidanza

di Mavì Puglia

La varicella è una malattia esantematica che compare in età infantile, ma spesso si può essere contagiati anche in età adulta, con un’incidenza che in Italia arriva al 7 % dei casi nella fascia di popolazione tra i 14-45 anni.

Gravidanza e Varicella

Quando l’infezione è contratta dalle donne in gravidanza aumenta il rischio di morbilità e mortalità neonatale a seconda dell’epoca gestazionale. Per questo motivo la presenza di anticorpi contro la varicella viene analizzata già in corso di gravidanza attraverso un prelievo del sangue che rientra all’interno del TORCH (Toxoplasmosi, Others, Rosolia, Citomegalovirus, Herpes), all’interno del quale la varicella rientra nella categoria Others (altri) insieme all’infezione da sifilide e da HIV.

Eruzione cutanea da varicella

L’agente eziologico responsabile della varicella è il virus zoster, comune anche all’insorgenza di Herpes, che attacca le radici dei gangli dorsali dell’ospite rimanendo in fase latente a lungo. La trasmissione avviene per contatto diretto con il liquido delle vescicole o in seguito al contatto con le secrezioni faringee sotto forma di droplets.

In gravidanza la trasmissione al feto può avvenire per via verticale in utero o ascendente durante il parto. I fattori di rischio che aumentano la possibilità di contrarre il virus sono prevalentemente:

  • l’età gestazionale (basso nel primo trimestre ma che va ad aumentare verso la fine della gravidanza)
  • la modalità del parto
  • la presenza o meno di carica anticorpale materna

Rischi fetali legati alla varicella in gravidanza

Soprattutto dopo la 28esima settimana di gravidanza è molto rischioso per il feto contrarre la patologia, definita come sindrome da varicella congenita (Fetal Varicella Syndrome – FVS).

I sintomi sono:

  • Lesioni cutanee
  • Anomalie oculari, quali microftalmia, cataratta e corioretiniti
  • Microcefalia
  • Difetti neurologici
  • Ritardo psicomotorio
  • Ipoplasia degli arti ed altri difetti scheletrici
  • Atrofia muscolare

Trattamento della varicella

Il farmaco gold standard per il trattamento della varicella è l’aciclovir, utilizzato per attenuare i sintomi sia della madre che del neonato.

È possibile inoltre vaccinarsi contro la varicella, ma trattandosi di un virus vivo attenuato è preferibile che lo stesso venga somministrato al di fuor dell’epoca gestazionale; in tal senso è preferibile attuare forti misure contraccettive dopo la somministrazione del vaccino al fine di evitare gravidanze per almeno un mese.

In caso di gravida affetta da varicella il parto può essere espletato per via vaginale, ma sarebbe ottimale attendere almeno una settimana dalla comparsa dell’esantema materno al fine di permettere una valida trasmissione degli anticorpi materni al feto.

È consigliabile allattare al seno con lo scopo di aumentare ancora di più il passaggio di anticorpi attraverso il colostro.

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