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Infermiera Killer: davanti alla sentenza scuote la testa e abbassa gli occhi

di Redazione

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Daniela Poggiali, 44 anni, collega di Lugo nel Ravennate è stata condannata all'ergastolo dal giudice Corrado Schiaretti per aver ucciso con il Potassio una sua paziente.

RAVENNA. Ci sono ancora altri gradi di giudizio, ma per ora Daniela Poggiali, 44 anni, conosciuta come l'Infermiera Killer di Lugo in provincia di Ravenna, è stata condannata all'ergastolo dal Tribunale territoriale e non potrà mai più uscire dal carcere a meno di "sconvolgimenti processuali" che i suoi legali hanno già annunciato.

Gli avvocati della Poggiali chiedevano la piena assoluzione.

Dopo quasi otto ore di camera di Consiglio, quindi, è giunta la sentenza: carcere a vita per una professionista che si fotografava davanti alle sue pazienti morenti o già decedute.

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La Poggiali esulta e si fa fotografare con un paziente deceduto. In alto la stessa Infermiera Killer durante le fasi concitate dell'arresto.

La sentenza dei giudici della corte d'assise di Ravenna - ricorda l'agenzia di stampa Ansa - che hanno usato la pena massima per chiudere il caso di Daniela Poggiali, la 44enne ex infermiera dell'ospedale Umberto I di Lugo, accusata di avere ucciso una sua paziente 78enne iniettandole la mattina dell'8 aprile 2014 una dose letale di potassio, è ormai realtà ed è esecutiva.

Quando il presidente della corte, Corrado Schiaretti, ha letto la sentenza, la Poggiali ha abbassato gli occhi e scosso la testa, prima di essere riportata nel carcere di Forlì.

Escluso l'isolamento diurno per un anno e mezzo, così come chiesto dalla Procura.

Alla base della condanna invece ci sono la premeditazione e l'uso dell'iniezione endovena. Ancora dubbi restano altri decessi avvenuti nella stessa clinica quando la Poggiali era al lavoro.

Concessa una provvisionale da 150mila euro ai due figli della vittima.

Il caso Poggiali fa riflettere e tanto sulla mancanza di controllo da parte delle autorità e delle istituzioni competenti ed riapre con prepotenza il dibattito sul burn-out, sulle condizioni di stress lavorativo e sull'assenza di controlli psico-attidudinali al momento dell'assunzione di personale.

Ma di questo parleremo in altri servizi.

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